Congresso 2015, tre proposte al voto su piattaforma

Ecco i link alle tre pro­po­ste sta­tu­ta­rie giun­te per esse­re vota­te su piat­ta­for­ma (dal­le 00:00 di dome­ni­ca 20 alle 23:59 di lune­dì 21 la pri­ma ses­sio­ne, le mail con le cre­den­zia­li per tut­ti i sin­go­li iscrit­ti sono in par­ten­za), segui­te dal­l’e­len­co dei rispet­ti­vi sot­to­scrit­to­ri e dal pare­re moti­va­to del Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo, tut­to come pre­vi­sto dal­l’ar­ti­co­lo 2 com­ma 3 del rego­la­men­to con­gres­sua­le.

LA SFIDA POSSIBILE, UN PARTITO-WIKIPEDIA: I NEURONI

LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE

UNO STATUTO PER FAR DECIDERE LE PERSONE


Elen­co sot­to­scri­zio­ni a “Uno sta­tu­to per far deci­de­re le persone”

Elen­co sot­to­scri­zio­ni a “Liber­tà è partecipazione”

Elen­co sot­to­scri­zio­ni a “La sfi­da Pos­si­bi­le, un par­ti­to-wiki­pe­dia: i neuroni”

 

Pare­re moti­va­to del Comi­ta­to Organizzativo

Il Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo ha rice­vu­to in tota­le tre pro­po­ste riguar­dan­ti le que­stio­ni sta­tu­ta­rie così come descrit­to dall’articolo 2 com­ma 3 del rego­la­men­to con­gres­sua­le di Pos­si­bi­le. Le pro­po­ste han­no per tito­lo, rispet­ti­va­men­te: “Uno sta­tu­to per far par­te­ci­pa­re le per­so­ne”; “Liber­tà è par­te­ci­pa­zio­ne”; “La sfi­da Pos­si­bi­le, un par­ti­to-wiki­pe­dia: i neu­ro­ni”, e sono sta­te tut­te depo­si­ta­te entro i ter­mi­ni pre­vi­sti, col cor­re­do di un ampio nume­ro di sottoscrizioni.

Il Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo, dopo aver­ne valu­ta­to il sostan­zia­le rispet­to dei requi­si­ti di pre­sen­ta­zio­ne richie­sti, e l’organicità com­ples­si­va del con­te­nu­to di ogni pro­po­sta, e non rite­nen­do di dover­ne effet­tua­re una rie­la­bo­ra­zio­ne, le ha per­tan­to ammes­se al voto degli iscrit­ti di Pos­si­bi­le tra­mi­te piat­ta­for­ma. Nel rispet­to di quan­to richie­sto dal­lo Sta­tu­to vigen­te in quan­to a modi­fi­che sta­tu­ta­rie (arti­co­lo 15 com­ma 1), nel­la pri­ma ses­sio­ne di voto è appro­va­ta la pro­po­sta che ottie­ne la mag­gio­ran­za asso­lu­ta degli Sta­ti gene­ra­li, ovve­ro del­la tota­li­tà degli iscrit­ti di Pos­si­bi­le (pari a 4773 iscrit­ti tota­li). La pri­ma ses­sio­ne di voto si apre alle ore 00:00 di dome­ni­ca 20 e si con­clu­de alle ore 23:59 di lune­dì 21 dicem­bre: nel caso nes­su­na pro­po­sta rag­giun­ga il quo­rum richie­sto di 2387 voti, si pro­ce­de a una secon­da ses­sio­ne aper­ta dal­le ore 00:00 di mar­te­dì 22 fino alle 23:59 di mer­co­le­dì 23. Sono appro­va­te le pro­po­ste che nel­la secon­da ses­sio­ne di voto otten­go­no i tre quin­ti dei votan­ti del­la ses­sio­ne stes­sa. Si può espri­me­re un solo voto fra quat­tro opzio­ni pos­si­bi­li, ovve­ro si può vota­re una sola del­le tre pro­po­ste com­ples­si­ve o sce­glie­re l’opzione “nes­su­na di que­ste”. Se nes­su­na pro­po­sta rag­giun­ge i voti richie­sti nel­la ses­sio­ne, resta in vigo­re lo Sta­tu­to attua­le (sal­vo modi­fi­che richie­ste dal­la Com­mis­sio­ne di Garan­zia degli Sta­tu­ti, che ver­ran­no in ogni caso inte­gra­te in segui­to). L’iscritto cer­ti­fi­ca la sua pre­sen­za alla ses­sio­ne nel momen­to in cui acce­de alla scher­ma­ta di voto.

Venen­do al meri­to dei docu­men­ti al voto, secon­do il pare­re moti­va­to del Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo, pre­scrit­to dal mede­si­mo arti­co­lo 2 com­ma 3 del rego­la­men­to con­gres­sua­le, le sot­to­scri­zio­ni alle tre pro­po­ste evi­den­zia­no più pro­ces­si di media­zio­ne avve­nu­ti tra comi­ta­ti e in par­ti­co­la­re tra emen­da­men­ti pre­sen­ta­ti sepa­ra­ta­men­te pri­ma degli Sta­ti gene­ra­li di Napo­li del­lo scor­so 21 novem­bre, tre dei qua­li han­no pro­dot­to sin­te­si tra loro dif­fe­ren­ti, e per que­sta ragio­ne i docu­men­ti non sono tra loro armo­niz­za­bi­li, né sem­bra­no esser­lo nel­la volon­tà dei proponenti.
In par­ti­co­la­re, le tre pro­po­ste pre­sen­ta­no visio­ni diver­se e tra loro alter­na­ti­ve del­lo sta­tu­to di Pos­si­bi­le, soprat­tut­to su alcu­ni aspet­ti chia­ve del­la sua for­ma. Pur con­cor­dan­do infat­ti sul­la neces­si­tà di man­te­ne­re gli Sta­ti Gene­ra­li — com­po­sti dall’insieme di tut­ti gli iscrit­ti — qua­le orga­no di indi­riz­zo poli­ti­co, i docu­men­ti diver­go­no sul­la natu­ra dei due comi­ta­ti nazio­na­li (per come descrit­ti agli arti­co­li 9 e 10), pro­po­nen­do di variar­ne i cri­te­ri di acces­so e la for­ma elet­ti­va, e di pre­ci­sa­re in modo più det­ta­glia­to la loro natu­ra tec­ni­ca ed ese­cu­ti­va, che attual­men­te han­no, o al con­tra­rio pro­po­nen­do di tra­sfor­mar­la in con­sul­ti­va o politica.

L’altro arti­co­lo ogget­to di revi­sio­ne da par­te di tut­te le tre pro­po­ste è il 2, e si trat­ta sostan­zial­men­te di amplia­men­ti nell’elencazione dei prin­ci­pi di Pos­si­bi­le, che all’esame del Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo non sem­bra­no con­tra­sta­re con il Pat­to Repub­bli­ca­no se non fos­se che l’aggiunta di prin­ci­pi non pre­sen­ti nel­la ver­sio­ne attua­le si accom­pa­gna tal­vol­ta alla rimo­zio­ne di altri già pre­sen­ti, ragio­ne per cui anche in que­sto caso è sem­bra­to cor­ret­to che su que­sto come sul resto si espri­mes­se­ro gli iscrit­ti con il loro voto. Il Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo ha inol­tre valu­ta­to di non far vale­re in que­sta sola occa­sio­ne l’inemendabilità dell’articolo 2 come pre­vi­sto dal­lo Sta­tu­to vigen­te all’articolo 15 com­ma 3, in con­si­de­ra­zio­ne del­la fase fon­da­ti­va in cor­so, per con­sen­ti­re una pie­na espres­sio­ne degli iscrit­ti sui valo­ri alla base di Possibile.
Vi sono inol­tre altri ele­men­ti con­te­nu­ti nel­le tre pro­po­ste che sono tra loro dif­fe­ren­ti, che insi­sto­no su altri aspet­ti del­lo Sta­tu­to e del­la for­ma di Pos­si­bi­le, riscrit­tu­re più ampie su aspet­ti for­ma­li e sostan­zia­li e aggiun­te ex novo all’impianto attua­le, che inter­ve­nen­do su aspet­ti qua­li ad esem­pio la sele­zio­ne del­le can­di­da­tu­re, l’or­ga­niz­za­zio­ne dei livel­li ter­ri­to­ria­li e i mec­ca­ni­smi di revo­ca mar­ca­no ulte­rior­men­te le dif­fe­ren­ze fra le tre pro­po­ste, con­fer­man­do­ne la loro orga­ni­ci­tà com­ples­si­va ma anche l’alternatività tra loro, e quin­di la neces­si­tà di sot­to­por­le al voto.
Le pro­po­ste non pre­sen­ta­no infi­ne, all’esame del Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo, incon­gruen­ze inter­ne, e resta inte­so che in ogni caso lo Sta­tu­to sarà ogget­to di un inter­ven­to reda­zio­na­le suc­ces­si­vo al voto, e dovrà esse­re inte­gra­to con le rac­co­man­da­zio­ni del­la Com­mis­sio­ne di Garan­zia degli Sta­tu­ti pres­so cui Pos­si­bi­le ha depo­si­ta­to in data 27 novem­bre la ver­sio­ne appro­va­ta dagli Sta­ti gene­ra­li di Napo­li lo scor­so 21 novembre.
A tali riso­lu­zio­ni il Comi­ta­to orga­niz­za­ti­vo è giun­to dopo appro­fon­di­ta discus­sio­ne, con il voto favo­re­vo­le di 9 mem­bri, un con­tra­rio e un astenuto.

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