Jobs Act in profondo rosso

Nei primi otto mesi di quest'anno abbiamo completamente riassorbito gli effetti degli sgravi contributivi. Venti miliardi circa che non hanno avuto effetti duraturi sul mercato del lavoro. E nel frattempo corrono i voucher.

Con Ago­sto l’ef­fet­to degli sgra­vi con­tri­bu­ti­vi può dir­si archi­via­to. Stan­do all’ul­ti­mo report del­l’Os­ser­va­to­rio sul Pre­ca­ria­to (INPS), il bilan­cio fra atti­va­zio­ni con­trat­tua­li e ces­sa­zio­ni, per quan­to con­cer­ne il tem­po inde­ter­mi­na­to, toc­ca un nuo­vo pic­co nega­ti­vo, fis­sa­to a quo­ta ‑47 mila con­trat­ti. Nel com­ples­so, da ini­zio anno, le atti­va­zio­ni net­te si atte­sta­no a -198 mila con­trat­ti. Tenu­to pre­sen­te che, in tut­to il 2015, si sono regi­stra­ti cir­ca 176 mila con­trat­ti in più, nei pri­mi otto mesi di que­st’an­no abbia­mo com­ple­ta­men­te rias­sor­bi­to gli effet­ti degli sgra­vi con­tri­bu­ti­vi. Ven­ti miliar­di cir­ca che non han­no avu­to effet­ti dura­tu­ri sul mer­ca­to del lavo­ro e, anzi, al momen­to del­la loro ridu­zio­ne sono riaf­fio­ra­ti tut­ti i limi­ti e le ten­den­ze del perio­do pre­ce­den­te la loro introduzione.

I tre indi­ca­to­ri che sia­mo soli­ti cita­re in que­sta ormai abi­tua­le rubri­ca (Atti­va­zio­ni net­te; Tra­sfor­ma­zio­ni con­trat­tua­li; Nuo­vi con­trat­ti, som­ma di atti­va­zio­ni e tra­sfor­ma­zio­ni) testi­mo­nia­no l’i­den­ti­tà del­la dina­mi­ca con­trat­tua­le del 2016 con quel­la del 2014. Alme­no dal mese di Apri­le, le cur­ve (aran­cio­ne e blu) sono qua­si sovrapposte.

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L’occupazione

INPS apre il com­men­to al pro­prio report con le seguen­ti paro­le: “Nei pri­mi otto mesi del 2016, nel set­to­re pri­va­to, si regi­stra un sal­do, tra assun­zio­ni e ces­sa­zio­ni, pari a +703.000”. Ripo­sti i bic­chie­ri e le bot­ti­glie, sap­pia­te che dal mese di Luglio è sta­ta aggiun­ta una cate­go­ria con­trat­tua­le nel com­pu­to del­le varia­zio­ni net­te, ovve­ro quel­la dei con­trat­ti di lavo­ro sta­gio­na­li. Per que­sto sia­mo pas­sa­ti da un livel­lo di varia­zio­ne di +550 mila (Gen-Giu. ’16) a +703 mila (Gen-Ago. ’16). A par­te ciò, sape­te dir­mi qua­le cate­go­ria con­trat­tua­le è pre­va­len­te? Ovvia­men­te i con­trat­ti a ter­mi­ne, che fan­no un bal­zo rispet­to allo scor­so anno (+160%), pas­san­do da quo­ta 163 mila a 425 mila! Un altro gran­de suc­ces­so del Jobs Act.
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Voucher

Con­ti­nua la cre­sci­ta dei taglian­di ven­du­ti, che ad Ago­sto è sopra i 12 milio­ni (+34% rispet­to ad Ago­sto 2015). Il tas­so di cre­sci­ta annuo è del 36% e, con­ti­nuas­se la mede­si­ma ten­den­za, a Dicem­bre saran­no 145 milio­ni in tota­le. Il decre­to cor­ret­ti­vo del Jobs Act (D. Lgs. 81/2015) è sta­to appro­va­to, quin­di non vi è più nul­la da teme­re? La comu­ni­ca­zio­ne pre­ven­ti­va è in vigo­re solo dal 7 Otto­bre e per ben die­ci gior­ni sono man­ca­ti gli indi­riz­zi a cui inviar­la, per­tan­to gli effet­ti del­la cor­re­zio­ne li vedre­mo solo pie­na­men­te dal mese di Novem­bre. Stra­na­men­te, nel testo di leg­ge, non si par­la di posta elet­tro­ni­ca cer­ti­fi­ca­ta. A voi l’interpretazione.

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