Reddito di esclusione

Più che di inclusione la politica del governo Gentiloni (anche qui in perfetta continuità con il governo Renzi) è tutta volta a escludere e penalizzare le fasce più basse di reddito, per giunta con la beffa di una piccola regalia (in fondo non dissimile dalla social card di Tremonti) con la mano sinistra, mente con la destra (molto più allenata) prosegue imperterrito con i tagli indiscriminati e con i favori ai più ricchi.

Quel­la che il gover­no ha annun­cia­to (magno cum gau­dio) con l’introduzione del cosid­det­to red­di­to di inclu­sio­ne è effet­ti­va­men­te una svol­ta, ma a destra.

Più che di inclu­sio­ne, infat­ti, la poli­ti­ca del gover­no Gen­ti­lo­ni (anche qui in per­fet­ta con­ti­nui­tà con il gover­no Ren­zi) è tut­ta vol­ta a esclu­de­re e pena­liz­za­re le fasce più bas­se di red­di­to, per giun­ta con la bef­fa di una pic­co­la rega­lia (in fon­do non dis­si­mi­le dal­la social card di Tre­mon­ti) con la mano sini­stra, men­te con la destra (mol­to più alle­na­ta) pro­se­gue imper­ter­ri­to con i tagli indi­scri­mi­na­ti e con i favo­ri ai più ricchi.

Un pac­chet­to di prov­ve­di­men­ti vol­to a emar­gi­na­re sem­pre di più le fasce più fra­gi­li del­la nostra popo­la­zio­ne, e a dare sem­pre di più a chi sta meglio.

Men­tre si sus­se­guo­no gli annun­ci roboan­ti su que­sto prov­ve­di­men­to che dà un aiu­ti­no a 1,8 milio­ni di per­so­ne, si lascia­no fuo­ri gli altri 3 milio­ni di ita­lia­ni in con­di­zio­ne di pover­tà asso­lu­ta: un red­di­to di esclu­sio­ne, altroché.

Il tut­to men­tre con l’altra mano (appun­to) si taglia­no qua­si 300 milio­ni tra fon­di al socia­le e alla non auto­suf­fi­cien­za, alla fac­cia dell’attenzione ai più deboli.

Il tut­to men­tre si annun­cia la flat tax per gli uni­ci stra­nie­ri che ci piac­cio­no, quel­li ric­chi.

Il tut­to dopo anni di bonus indi­scri­mi­na­ti che taglia­va­no pro­prio le fasce di red­di­to più bas­se, dopo il taglio del­le tas­se sul­la casa anche ai più facoltosi.

Il tut­to sen­za una stra­te­gia sul­la enor­me que­stio­ne del red­di­to, o sul­le poli­ti­che atti­ve del lavo­ro, né in Ita­lia né in Euro­pa. Quat­tro anni but­ta­ti via, annun­cio dopo annun­cio, in un eter­no pre­sen­te sen­za pro­spet­ti­va che andas­se oltre il lan­cio di agenzia.

Come det­to, quin­di, tut­to in gran­de con­ti­nui­tà con quan­to già visto in que­sti anni. Si trat­ta, sem­mai, di un ulte­rio­re pas­so nel­la dire­zio­ne sba­glia­ta. C’è chi con­ti­nua a chie­de­re svol­te a que­sto gover­no e a que­sta mag­gio­ran­za. Ecco­la, la svol­ta: a destra.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Possibile sostiene Coopla Green. Fallo anche tu.

Pri­ma l’a­zien­da si chia­ma­va Man­fre­pla­st e pro­du­ce­va sto­vi­glie in pla­sti­ca monou­so. Ope­ra­ie e ope­rai licen­zia­ti voglio­no ricon­ver­ti­re l’azienda nel­la pro­du­zio­ne di posa­te com­po­sta­bi­li uti­liz­zan­do solo ener­gie rinnovabili.

Han­no biso­gno del soste­gno di tut­te e tut­ti noi. Noi abbia­mo fat­to la nostra par­te, ma chie­dia­mo anche a te di fare un pic­co­lo sforzo.