Le classifiche e i report sulla distribuzione del redditi, sulla disuguaglianza e sul numero di persone senza fissa dimora o sotto la soglia di povertà diventano scene quotidiane nelle nostre città, specialmente la sera, quando è il momento di trovare un posto per dormire, o alle ore dei pasti.
A Torino, la consistenza delle code alle mense della Caritas — in contrasto con quella delle code per i musei — è stata persino oggetto di una polemica da campagna elettorale. È una realtà che non possiamo più definire “invisibile”, poiché chi è senza risorse si trova costretto a trovare rifugio dove può, esponendosi a disagi e condizioni estreme, compresa quella morte di freddo che, lo abbiamo già ribadito, è più propriamente morte per povertà.
Se povertà è una parola che sembra latitare dai programmi di governo, è invece spesso al centro di polemiche, di solito strumentali e di pochissima incidenza — immediata o di lungo periodo che sia — sulle vite delle persone. Chi è in prima linea a occuparsi di chi ha bisogno sono le associazioni, che preparano pasti, distribuiscono coperte, cercano di assicurare una minima assistenza medica ed emotiva. Con il freddo che sta colpendo il nostro paese, c’è bisogno di beni di ogni genere e nel nostro piccolo possiamo dare un aiuto concreto ai senza tetto e a tutte le persone che necessitano di una mano.
Da lunedì 15 gennaio è partita l’iniziativa dei comitati torinesi di Possibile: “Solidarietà a domicilio”.
È semplice:
AVETE coperte, indumenti, prodotti per l’igiene personale che non utilizzate più o che non vi servono?
AVETE generi alimentari a lunga conservazione che volete donare alla causa?
NON AVETE invece tempo, modo e mezzi per far arrivare tutto questo alle associazioni che ne hanno bisogno?
Ci pensiamo noi. Ci incontriamo e ci consegnate tutto quello che volete donare e noi organizzeremo delle macchinate con cui porteremo direttamente ai bisognosi tutto ciò che necessitano per passare le giornate — ma sopratutto le notti — un po’ meglio. (Se volete venire insieme a noi siete i benvenuti: prima tappa, l’Associazione Leonardo Onlus ).
Contattateci via messenger, scrivete sull’evento Facebook, commentate il post, mandate una mail a torino@possibile.com: qualsiasi mezzo di comunicazione è benvenuto, ma diamoci una mano.
(Comitato Baradel di Torino)