Tessera 2025

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La tessera 2025 di Possibile

La gra­fi­ca del­la tes­se­ra è di Gior­gia Giorgi.

L’iscrizione e il rin­no­vo ver­ran­no effet­tua­ti tra­mi­te viva-new.possibile.com

Anche que­st’an­no vi pre­sen­tia­mo con orgo­glio la nostra nuo­va tes­se­ra.

Per il 2025, abbia­mo scel­to di dedi­car­la alla Resi­sten­za, per la coin­ci­den­za con gli 80 anni dal­la Libe­ra­zio­ne, ma non solo: per­ché basta guar­dar­si intor­no per ren­der­si con­to che il tem­po del­la Resi­sten­za non è anco­ra fini­to.

Dall’Italia all’Europa agli Sta­ti Uni­ti si mol­ti­pli­ca­no segna­li gra­vis­si­mi per la tenu­ta del­le demo­cra­zie, a cui non si pos­so­no dare rispo­ste timi­de o reto­ri­che: non c’è nul­la di astrat­to nei peri­co­li dell’avanzata del­le destre estre­me, ma al con­tra­rio gli effet­ti sono dram­ma­ti­ca­men­te tan­gi­bi­li per le vite del­le per­so­ne. Del­le don­ne, del­le per­so­ne lgb­tiq+, del­le per­so­ne migran­ti o raz­zia­liz­za­te, di chi subi­sce l’ingiustizia del­le disu­gua­glian­ze eco­no­mi­che e socia­li, di chi mani­fe­sta il pro­prio dis­sen­so. Per la nostra soprav­vi­ven­za sul pia­ne­ta, per­ché alle poli­ti­che discri­mi­na­to­rie e repres­si­ve si accom­pa­gna un model­lo di socie­tà pre­da­to­rio e teso allo sfrut­ta­men­to non solo del­le per­so­ne e degli esse­ri viven­ti, ma anche del­le risor­se e del ter­ri­to­rio, che va nel­la dire­zio­ne oppo­sta del con­tra­sto alla cri­si climatica. 

Men­tre le guer­re atti­ve nel mon­do non accen­na­no a fer­mar­si, con­ti­nua il geno­ci­dio del popo­lo pale­sti­ne­se, così come con­ti­nua e cre­sce la soli­da­rie­tà e la rab­bia di chi non si ras­se­gna alle ingiu­sti­zie e alle vio­la­zio­ni dei dirit­ti uma­ni, ma sostie­ne la giu­sti­zia, si oppo­ne all’occupazione, al colo­nia­li­smo e all’apartheid. Di chi rifiu­ta le guer­re come stru­men­to di oppres­sio­ne e mez­zo poli­ti­co. Rin­no­via­mo il nostro impe­gno a oppor­ci al silen­zio e alla pro­pa­gan­da che ren­do­no pos­si­bi­le lo ster­mi­nio e l’oppressione del popo­lo pale­sti­ne­se, e a pre­ten­de­re dai gover­ni, com­pre­so quel­lo ita­lia­no, misu­re urgen­ti con­tro i cri­mi­ni israeliani. 

Ci aspet­ta un anno in cui gli attac­chi ai dirit­ti dati per acqui­si­ti con­ti­nue­ran­no, a par­ti­re pro­prio dal nostro pae­se, e sarà neces­sa­rio con­ti­nua­re a resi­ste­re: dal dirit­to allo scio­pe­ro alle tute­le dei lavo­ra­to­ri e lavo­ra­tri­ci, dal­la liber­tà di mani­fe­sta­zio­ne e di dis­sen­so, all’autodeterminazione e ai dirit­ti ses­sua­li e ripro­dut­ti­vi del­le don­ne e del­le per­so­ne lgb­tiq+, fino al dirit­to allo stu­dio e all’abitare. Ser­ve un’inversione di ten­den­za poli­ti­ca e cul­tu­ra­le, una fer­ma oppo­si­zio­ne anti­fa­sci­sta e un diver­so model­lo eco­no­mi­co e socia­le per libe­rar­ci dal capi­ta­li­smo pre­da­to­rio e patriar­ca­le, in un’ottica tran­sfem­mi­ni­sta, anti­co­lo­nia­li­sta, anti­raz­zi­sta ed ecologista.

Sia­mo sta­ti in piaz­za e nel­le sedi isti­tu­zio­na­li e di ela­bo­ra­zio­ne, facen­do rete con le for­ze socia­li e poli­ti­che pro­gres­si­ste impe­gna­te nel­le lot­te comu­ni e por­tan­do il nostro con­tri­bu­to e le nostre bat­ta­glie, e con­ti­nue­re­mo a far­lo anche quest’anno. Fal­lo con noi, insieme. 

Ora e sem­pre, Resistenza.

TESSERA ALIAS

È un pic­co­lo segna­le, for­se, ma è un segna­le cui tenia­mo tan­tis­si­mo, per­ché il nostro par­ti­to sia un luo­go più rispet­to­so pos­si­bi­le per tut­te le iden­ti­tà. Colo­ro che per iscri­ver­si devo­no indi­ca­re dei docu­men­ti che non sono rap­pre­sen­ta­ti­vi del­la pro­pria iden­ti­tà pos­so­no indi­ca­re il pro­prio nome di ele­zio­ne diret­ta­men­te nel­la pro­ce­du­ra di iscri­zio­ne (tro­vi la casel­la “alias” dopo quel­la “nome”, che dovrà ripor­ta­re quel­lo pre­sen­te sui docu­men­ti, per un con­trol­lo del codi­ce fiscale).

La pro­ce­du­ra è svol­ta nel pie­no rispet­to del­la privacy.

Le nostre tes­se­re ripor­te­ran­no l’identità alias, così come le comu­ni­ca­zio­ni interne.