La realizzazione di un’Europa unita e sovrana rappresenta l’antidoto più potente contro la guerra e la soluzione più efficace per rispondere alle grandi sfide globali della nostra epoca.
Proprio oggi a Strasburgo si terrà la cerimonia finale della Conferenza sul futuro dell’Europa che dovrà pronunciarsi sulle proposte espresse dalla società civile durante un anno di lavori.
Nelle raccomandazioni adottate dalla plenaria della Conferenza, le cittadine e i cittadini hanno chiesto di essere maggiormente coinvolti nei processi decisionali europei e allo stesso tempo reclamato un’Unione europea in grado di reagire di fronte al cambiamento climatico, di lottare contro le disuguaglianze sociali, di decidere in materia di salute e di migrazione. E ancora, un’Unione Europea in grado di agire a livello globale con una politica di difesa e politica estera. Per rendere l’Unione capace di decidere in queste materie in maniera efficace, le cittadine e i cittadini hanno chiesto, fra l’altro, di mettere fine alla obsoleta e antidemocratica regola dell’unanimità, sostituendola con decisioni a maggioranza qualificata.
Le richieste dei cittadini e delle cittadine devono trovare risposta proprio a partire da oggi, in quello che sarà il seguito della Conferenza sul futuro dell’Europa. Anche il Parlamento europeo qualche giorno fa ha chiesto di invitare formalmente i Paesi dell’Ue ad avviare una Convenzione sulla riforma dei Trattati che contempli le raccomandazioni dei cittadini e delle cittadine, emerse durante la Conferenza.
Il 9 maggio di quest’anno, proclamato dall’UE “anno europeo della gioventù” deve segnare il momento in cui l’Europa della prossima generazione diventa l’Europa del presente.
Federale, democratica, solidale, equa, giusta, aperta al mondo: questa è l’Europa di Possibile.