[vc_row][vc_column][vc_column_text]di Walter Girardi
Ormai è passato quasi un mese da quando Governo, Sindacati e imprese hanno sottoscritto il protocollo per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da Covid19 e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. «Per il bene del Paese, per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. L’Italia non si ferma», scriveva così su Twitter il Presidente Conte in quelle ore.
Tra conferenze stampa, nuovi Decreti, le attenzioni su quello che sta avvenendo nei luoghi di lavoro sono completamente scomparse dai telegiornali. Purtroppo riceviamo ancora molte, anzi troppe segnalazioni da parte di lavoratrici e lavoratori che non sono sicuri sul posto di lavoro.
Avevamo già denunciato e segnalato quanto fosse assurdo il meccanismo che prevede una semplice autocertificazione per poter operare pur essendo attività non essenziali.
Uno dei settori più problematici è quello legato al mondo della logistica e delle spedizioni. Già in una situazione contrattuale decisamente particolare, fatta di contratti in appalto e/o subappalto, nel corso delle ultime settimane sono arrivate segnalazioni che riguardano Cargo City dell’Aeroporto di Milano Malpensa ed è tornato a far parlare di sé il centro distribuzione Amazon di Torrazza Piemonte. In entrambi i casi viene sistematicamente denunciata la mancanza di dispositivi di sicurezza per i lavoratori.
Nel caso di Cargo City i lavoratori che hanno segnalato l’assoluta mancanza e il mancato rispetto del protocollo sottoscritto a marzo, purtroppo sono stati licenziati.
La situazione del centro distribuzione Amazon invece, rischia di diventare sempre più complicata e come sempre a pagarne le conseguenze saranno probabilmente i lavoratori. L’azienda minimizza e afferma che tutto è sotto controllo, mentre secondo i sindacati c’è mancanza di trasparenza e soprattutto tardano ad arrivare le risposte alle segnalazioni che i lavoratori hanno fatto a Asl, Prefettura e Regione Piemonte.
Sulla salute delle lavoratrici e dei lavoratori e sulla sicurezza sul posto di lavoro non si scherza, a maggior ragione in questo periodo dove uno degli obiettivi fondamentali è impedire il contagio e la diffusione del virus.
Continueremo a raccogliere testimonianze e segnalazioni. E’ assurdo e fuori da ogni logica che ci siano aziende che non si sono adeguate per proteggere i propri dipendenti, così come non possiamo accettare che i lavoratori siano costretti a lavorare, sotto minaccia o sotto ricatto, senza nessuna sicurezza.
Mentre qualcuno immagina riaperture in tempi brevi, dobbiamo denunciare come una delle condizioni fondamentali per sconfiggere il Covid19, cioè la limitazione del contagio e la diffusione del virus, sia completamente disattesa in tante aziende. E questo è assolutamente vergognoso e indegno.
Per aiutarci in questa indagine, per denunciare situazioni inumane e pericolose, raccontaci la tua esperienza scrivendo a redazione@possibile.com.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]