La risposta di Max Fanelli a Laura Boldrini: #iostoconmax

Cara Lau­ra,

ho rice­vu­to la Tua let­te­ra con enor­me sod­di­sfa­zio­ne, un piz­zi­co di orgo­glio ed anche di stupore.

La tua sen­si­bi­li­tà alle tema­ti­che socia­li e sui dirit­ti civi­li è nota, così come la tua serie­tà e rigo­ro­si­tà come Pre­si­den­te del­la Came­ra è sot­to gli occhi di tutti.

Mi hai chie­sto di ave­re fidu­cia nel­le isti­tu­zio­ni e di ripren­de­re le cure per la SLA. Col­go quin­di l’oc­ca­sio­ne per dichia­ra­re per­ché non rie­sco a coglie­re appie­no la tua richie­sta. Non rie­sco ad ave­re fidu­cia nel­la gran­de mag­gio­ran­za dei capi­grup­po quan­do, da 25 mesi, han­no dimo­stra­to com­ple­ta indif­fe­ren­za a tema­ti­che che riguar­da­no il fine vita, un argo­men­to che dovreb­be esse­re trat­ta­to con un rispet­to lai­co e con sen­si­bi­li­tà ver­so colo­ro che sof­fro­no una con­di­zio­ne disu­ma­na.

Capi­grup­po oltre­mo­do che rap­pre­sen­ta­no par­la­men­ta­ri e ven­go­no con­si­glia­ti da poli­ti­ci che si pre­sen­ta­no per moti­va­re o cri­ti­ca­re le leg­gi in discus­sio­ne con una spi­go­la in tasca, o facen­do le bol­li­ci­ne, o con 82 milio­ni di emen­da­men­ti, e con com­por­ta­men­ti, anche sim­bo­li­ci non­ché vio­len­ti che con­tra­sta­no total­men­te con i prin­ci­pi edu­ca­ti­vi che cer­chia­mo di inse­gna­re ai nostri figli e nipo­ti con l’a­iu­to del­le scuo­le primarie.

Capi­grup­po sti­mo­la­ti o gui­da­ti da lea­der che giu­sti­fi­ca­no la loro ideo­lo­gia con­tra­ria all’eutanasia, sup­po­nen­do una pos­si­bi­le gra­vi­dan­za di Elua­na Engla­ro.

Che dire poi dell’influenza del­la Chie­sa nel­le tema­ti­che socia­li e dei dirit­ti civi­li come ora per le unio­ni civili?

La mia vita è segna­ta. La pato­lo­gia ha rag­giun­to una dif­fu­sio­ne irre­ver­si­bi­le e desti­na­ta a con­clu­der­si con un fine vita che non so se mi pre­mie­rà avvol­gen­do­mi sen­za o con quan­to dolo­re. Lascia­re que­sta vita una set­ti­ma­na o un mese pri­ma per la sospen­sio­ne del­le cure, quan­do si vive in que­ste con­di­zio­ni non è un dramma.

Qua­le che sia, anti­ci­pa­ta o meno, la dedi­co a colo­ro che osta­co­la­no que­sto pro­ces­so demo­cra­ti­co, per pre­giu­di­zio, acquie­scen­za o iner­zia, spe­ran­do che si rie­sca ad avvia­re quel pro­ces­so che por­te­rà in bre­ve tem­po ad ave­re una leg­ge degna di un Pae­se lai­co e civi­le.

Io, comun­que vada, non riu­sci­rò a gode­re di que­sta leg­ge. Non ripren­de­rò le cure spe­ci­fi­che per la Sla quindi. 

Con­ti­nue­rò a lot­ta­re, pro­prio per­ché ho fidu­cia nel­le isti­tu­zio­ni e nei cit­ta­di­ni ita­lia­ni che stan­no mostran­do di esse­re più matu­ri del legi­sla­to­re, ma sono dispo­sto anche ad inter­rom­pe­re l’a­li­men­ta­zio­ne for­za­ta qua­lo­ra ce ne fos­se biso­gno , insie­me a tut­ti i soste­ni­to­ri del movi­men­to #iosto­con­max fino alla fine, sup­por­ta­to dagli oltre 200 par­la­men­ta­ri, dal movi­men­to Pos­si­bi­le di Pip­po Civa­ti e dai sem­pre più nume­ro­si movi­men­ti ed asso­cia­zio­ni anche nazio­na­li, fino al mio ulti­mo col­po d’oc­chio, per gli idea­li di Giu­sti­zia socia­le, Digni­tà e Liber­tà in cui ho sem­pre cre­du­to.

So che stia­mo dal­la stes­sa par­te.

Ti rin­no­vo la mia Stima.

Mas­si­mo ‘Max’ Fanelli

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