La sinistra si fa: il percorso di Possibile entra nel vivo

11223919_930026957038415_5113598911256715733_n

“La sini­stra si fa, non si dice”: sul­la base di que­sto assun­to abbia­mo vis­su­to que­sti pri­mi mesi di Pos­si­bi­le, e fede­li alla mede­si­ma con­vin­zio­ne ci appre­stia­mo a fare un pri­mo bilan­cio e ad affron­ta­re i nostri pros­si­mi passi.

Pos­si­bi­le viag­gia ver­so i 5mila iscrit­ti, regi­stra­ti onli­ne, tut­ti trac­cia­ti e veri­fi­ca­ti, e oltre 200 comi­ta­ti, una media di due comi­ta­ti per pro­vin­cia, in tut­te le pro­vin­ce, in tut­to il pae­se, tut­ti rea­liz­za­ti in una sola esta­te, dal­lo scor­so 21 giu­gno. Con un model­lo di sosten­ta­men­to auto­fi­nan­zia­to, sen­za spon­sor occulti.

Abbia­mo pre­fe­ri­to l’attivismo e il con­tat­to con le per­so­ne al dibat­ti­to inter­no e limi­ta­to ai soli­ti, e pro­po­nia­mo di pro­se­gui­re per que­sta stra­da: ci defi­ni­sco­no le cam­pa­gne che por­tia­mo avan­ti, dal­la can­na­bis al fine vita, dal red­di­to di cit­ta­di­nan­za alla democrazia.

Con que­sto spi­ri­to, abbia­mo pro­mos­so una cam­pa­gna e una rac­col­ta refe­ren­da­ria straor­di­na­rie, che ci han­no per­mes­so di entra­re in con­tat­to con cen­ti­na­ia di miglia­ia di per­so­ne, e che dimo­stra­no che è pos­si­bi­le tor­na­re nel­le piaz­ze. E ci torneremo.

Sia­mo pros­si­mi a dotar­ci di una piat­ta­for­ma demo­cra­ti­ca per la mobi­li­ta­zio­ne e la vota­zio­ne (che nes­sun par­ti­to o movi­men­to ha, al momen­to), con il meto­do più acces­si­bi­le e tra­spa­ren­te, veri­fi­ca­to costan­te­men­te da un comi­ta­to di garan­zia: chi ade­ri­sce a Pos­si­bi­le potrà vota­re e deci­de­re sul­le que­stio­ni loca­li e nazio­na­li, sul­le allean­ze poli­ti­che e pro­gram­ma­ti­che, sul­la sele­zio­ne dei rap­pre­sen­tan­ti a tut­ti i livelli.

 

Lavo­ria­mo sui temi, sull’agenda poli­ti­ca, a par­ti­re da un comi­ta­to scien­ti­fi­co che appro­fon­di­sce le que­stio­ni fon­da­men­ta­li, secon­do i valo­ri altret­tan­to fon­da­men­ta­li del movi­men­to e le sol­le­ci­ta­zio­ni degli iscrit­ti e dei comi­ta­ti. Un lavo­ro pro­gram­ma­ti­co che si decli­na nel­le cit­tà e nel­le comunità.

Ci dia­mo l’obbiettivo di ave­re per ogni comi­ta­to in ogni loca­li­tà d’Italia un pro­get­to spe­ci­fi­co da pro­muo­ve­re nel­la pro­pria cit­tà, in col­le­ga­men­to con pro­get­ti ana­lo­ghi e con il comi­ta­to scientifico.

 

Pro­po­nia­mo di bat­ter­ci per l’uguaglianza, per il rispet­to dei dirit­ti, per la pro­mo­zio­ne del­la par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca, per un nuo­vo model­lo di svi­lup­po e per resti­tui­re sen­so alla paro­la inno­va­zio­ne, che esi­ste solo se è anche (e soprat­tut­to) cul­tu­ra­le e sociale.

Ci pro­po­nia­mo di rea­liz­za­re un pro­gram­ma di gover­no (che muo­va dai pun­ti del Pat­to repub­bli­ca­no), pro­muo­ven­do la par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca dei cit­ta­di­ni, la cre­di­bi­li­tà del­le istituzioni.

Sia­mo per l’introduzione di nuo­ve poli­ti­che di svi­lup­po che pun­ti­no sull’ambiente, l’istituzione del red­di­to mini­mo garan­ti­to, per la pro­gres­si­vi­tà fisca­le, per l’introduzione di una tas­sa di suc­ces­sio­ne più seria, per il con­flit­to di inte­res­si e una con­cor­ren­za lea­le, per l’autonomia loca­le, per la lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis, per l’introduzione del matri­mo­nio egua­li­ta­rio, per una leg­ge sul fine-vita. Il nostro oriz­zon­te è imme­dia­ta­men­te europeo.

Sia­mo con­tro il tra­sfor­mi­smo, con­tro il par­ti­to del­la nazio­ne che dimen­ti­ca la nazio­ne, per posi­zio­ni lim­pi­de e matu­ra­te attra­ver­so il con­sen­so infor­ma­to dei cittadini.

 

Il 31 otto­bre con­clu­de­re­mo, come pre­vi­sto, la fase fon­da­ti­va di Pos­si­bi­le, ed ini­zie­rà quin­di la sua costi­tu­zio­ne in sog­get­to poli­ti­co vero e pro­prio, con la par­te­ci­pa­zio­ne di colo­ro che si sono tes­se­ra­ti in que­sti mesi e dei comi­ta­ti che fino­ra si sono costi­tui­ti in tut­ta Ita­lia, e che saran­no con­vo­ca­ti in assem­blea a Napo­li saba­to 21 novem­bre.

Ecco di segui­to i pas­sag­gi e le sca­den­ze riguar­dan­ti le pros­si­me tappe:

 

Entro il 31 ottobre

- veri­fi­ca dei comi­ta­ti in via di crea­zio­ne e di quel­li rima­sti in sospe­so con l’approvazione e il ver­sa­men­to del­le quo­te, per garan­ti­re che lo svol­gi­men­to del­la discus­sio­ne all’interno di Pos­si­bi­le avven­ga nel­la mas­si­ma regolarità;

- sol­le­ci­to agli iscrit­ti che anco­ra non han­no ade­ri­to a nes­sun comi­ta­to a sce­glier­ne uno, e se neces­sa­rio asse­gna­zio­ne con un siste­ma auto­ma­ti­co di distri­bu­zio­ne per pros­si­mi­tà, que­sto per garan­ti­re a ogni iscrit­to alme­no un rife­ri­men­to territoriale;

- ulte­rio­re impul­so al tes­se­ra­men­to di chi è “sul­la soglia” e alla crea­zio­ne di nuo­vi comitati.

 

Entro il 5 novembre

- foto­gra­fia del nume­ro com­ples­si­vo di iscrit­ti e di comitati

- pub­bli­ca­zio­ne, dal lavo­ro con­giun­to dei due comi­ta­ti nazio­na­li, dei seguen­ti documenti:

1 — un docu­men­to con­te­nen­te le linee gui­da pro­po­ste per la rea­liz­za­zio­ne del­lo sta­tu­to, che saran­no sot­to­po­ste alla discus­sio­ne all’interno dei comitati

2 — una serie di deli­be­re tema­ti­che, anch’esse suc­ces­si­va­men­te emen­da­bi­li, riguar­dan­ti que­stio­ni di agen­da poli­ti­ca, scrit­te con lo sco­po di faci­li­ta­re la discus­sio­ne tra iscrit­ti e comi­ta­ti nei territori.

3 — un rego­la­men­to per l’assemblea fis­sa­ta a Napo­li per saba­to 21 novembre.

 

Entro il 15 novembre

- i con­tri­bu­ti e gli emen­da­men­ti di iscrit­ti e comi­ta­ti alle linee gui­da del­lo sta­tu­to pos­so­no esse­re invia­ti a statuto@possibile.com, e saran­no tenu­ti pre­sen­te nel­la ste­su­ra del­la ver­sio­ne che sarà pre­sen­ta­ta in assemblea

- i sin­go­li comi­ta­ti discu­to­no le linee gui­da e gli altri docu­men­ti pro­po­sti, inol­tre eleg­go­no, in pro­por­zio­ne al nume­ro di iscrit­ti, e comu­ni­ca­no all’organizzazione nazio­na­le i dele­ga­ti con dirit­to di voto all’assemblea di Napoli.

 

Saba­to 21 novembre

- la par­te­ci­pa­zio­ne all’as­sem­blea di Napo­li è libe­ra; i dele­ga­ti elet­ti dai comi­ta­ti vote­ran­no su:

1 — la par­te di sta­tu­to che deve esse­re depo­si­ta­ta a nor­ma di leg­ge entro fine novem­bre, com­pren­den­te un aggior­na­men­to del rego­la­men­to attual­men­te in vigore

2 — le deli­be­re tematiche

3 — il rego­la­men­to con­gres­sua­le per la discus­sio­ne nei mesi seguen­ti sul­la par­te este­sa del­lo sta­tu­to e l’elezione degli orga­ni­smi diri­gen­ti di Possibile

- nel­la stes­sa occa­sio­ne ver­ran­no pro­ro­ga­ti fino al ter­mi­ne del­la fase costi­tuen­te i comi­ta­ti nazio­na­li tem­po­ra­nei, saran­no sta­bi­li­ti i garan­ti del­la par­te­ci­pa­zio­ne, e sarà pre­sen­ta­ta una piat­ta­for­ma onli­ne per il voto degli iscrit­ti (che in segui­to ver­rà svi­lup­pa­ta per inclu­de­re anche altre funzionalità).

 

Entro il 30 novembre

Il docu­men­to sta­tu­ta­rio appro­va­to dal­l’as­sem­blea, secon­do i ter­mi­ni di leg­ge, vie­ne depositato.

 

Da dicem­bre a febbraio

Nell’intento di man­te­ne­re l’evoluzione di Pos­si­bi­le aper­ta, un work in pro­gress inte­gra­bi­le nel tem­po dal con­tri­bu­to di tut­ti, la discus­sio­ne sull’organizzazione di Pos­si­bi­le e sul­la ver­sio­ne este­sa del­la sua car­ta sta­tu­ta­ria pro­se­gui­rà quin­di nei comi­ta­ti, con l’elaborazione (a par­ti­re dal­le linee gui­da appro­va­te in assem­blea) di nuo­vi con­tri­bu­ti e l’elezione degli orga­ni­smi diri­gen­ti definitivi.

 

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.