L’iscrizione a Possibile e il rispetto delle regole, alcune precisazioni

Un gior­na­le ripor­ta oggi con una cer­ta enfa­si che “Pos­si­bi­le comin­cia dal­le espul­sio­ni”, rife­ren­do di un nostro tes­se­ra­to, cui ieri il Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo ha revo­ca­to l’i­scri­zio­ne. L’ar­ti­co­lo omet­te di spie­ga­re altro, e inve­ce c’è mol­to di più da spiegare.

Intan­to, non si trat­ta di un’e­spul­sio­ne, ma di sem­pli­ce appli­ca­zio­ne del­le rego­le che era­no già pre­sen­ti nel­lo Sta­tu­to prov­vi­so­rio quan­do quel­la per­so­na si è tes­se­ra­ta, e sono sta­te con­fer­ma­te con l’ap­pro­va­zio­ne del­lo Sta­tu­to di saba­to. Noi in Pos­si­bi­le cre­dia­mo che il rispet­to del­le rego­le sia impor­tan­te, cre­dia­mo deb­ba esser­lo anche per i nostri iscrit­ti, e pen­sia­mo infi­ne dovreb­be esser­lo per tutti.

In secon­do luo­go, Pos­si­bi­le con l’ap­pro­va­zio­ne del nuo­vo Sta­tu­to diven­ta un par­ti­to, e par­ti­to deri­va da “par­te”: l’i­scrit­to sce­glie una par­te, tipi­ca­men­te, sce­glier­ne due o più con­tem­po­ra­nea­men­te non sareb­be indi­ce di par­ti­co­la­re serie­tà (esi­sto­no per­so­ne che sono, per esem­pio, con­tem­po­ra­nea­men­te iscrit­te a Sel e al Pd? Pare difficile).

Ter­zo, su 4800 iscrit­ti cir­ca, il Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo è inter­ve­nu­to per appli­ca­re la nor­ma sul dop­pio tes­se­ra­men­to due vol­te. Due vol­te su 4800, non esat­ta­men­te un’e­pi­de­mia di casi.

Quar­to, nel caso spe­ci­fi­co, il tes­se­ra­to era sta­to son­da­to pre­li­mi­nar­men­te a pro­po­si­to di que­sta sua incom­pa­ti­bi­li­tà, e ave­va dichia­ra­to di non voler pro­se­gui­re la sua per­ma­nen­za in Pos­si­bi­le. Stra­no che abbia cam­bia­to idea quan­do è sta­to con­tat­ta­to dal giornale.

Quin­to e ulti­mo, il Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo non agi­sce come un orga­no di poli­zia inda­gan­do sugli iscrit­ti e sul­le loro affi­lia­zio­ni, peral­tro non ne sareb­be in gra­do. Ci si basa sul­la buo­na fede del­l’i­scrit­to, sal­vo segna­la­zio­ni dif­fe­ren­ti e mani­fe­ste. Nel caso in esa­me, que­sta per­so­na non risul­ta sem­pli­ce­men­te “iscrit­ta” a un altro par­ti­to, ma l’in­te­res­sa­to risul­ta esse­re il coor­di­na­to­re di un altro par­ti­to nel­la sua cit­tà, Firen­ze. Cosa un po’ diver­sa, anzi decisamente.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.