Roma, 15 MAR — “Le cronache di ieri sul ritiro della Bedori a Milano e sulla gravidanza della Meloni hanno innescato una insopportabile sequela di commenti ipocriti bipartisan. La parità di genere non si costruisce a parole o con la finta indignazione. Servono fatti concreti per dare alle donne tutti gli strumenti utili a costruire giorno per giorno la parità di genere e il loro ingresso nel mondo del lavoro e della politica senza ostacoli o frustrazioni.
I fatti sono che ci troviamo di fronte a un Governo che malgrado abbia annunciato di inserire nell’esecutivo il 50% di donne, dopo i ripetuti rimpasti, ha mantenuto solo il 25,40% delle quote rosa promesse. In più come abbiamo denunciato spesso, l’Italia non ha più il Ministro per le pari Opportunità e la delega data all’interno del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio è ancora vacante, dopo le dimissioni della consigliera di Renzi.
Questi sono i fatti: l’occupazione femminile è al 47% (13 punti sotto la media Ue), le donne nei ruoli apicali sono in numero insufficiente e continuano ad avere uno stipendio inferiore a quello degli uomini, pur lavorando in media molto di più.
Possibile continuerà la sua campagna sulla parità di genere partendo proprio dai dati: chiediamo la parità di spesa tra i prodotti di donne e uomini, una Commissione parlamentare di vigilanza e controllo sulla violenza di genere, chiediamo di modifica la legge 194 che ormai è totalmente inapplicata. Chiediamo che ci sia un monitoraggio serio in tutti i settori sugli stipendi: solo due giorni fa abbiamo denunciato l’inaccettabile disuguaglianza che persiste nello sport a causa di una legge del 1981 che non equipara le atlete donne agli uomini. Le donne restano ‘dilettanti’, malgrado sia professioniste a tutti gli effetti.
Noi vogliamo uscire da questa gabbia con delle proposte concrete, come abbiamo già fatto chiedendo l’abbassamento dell’iva sui prodotti femminili come gli assorbenti. Non serve l’indignazione che vive lo spazio di un tweet. Lo dichiarano in una nota i deputati di Possibile Pippo Civati e Beatrice Brignone.