Un’altra Pedemontana lombarda (e non è uno scherzo)

Cosa pensereste se il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, volesse costruire un'altra autostrada, parallela a Pedemontana, ma solo spostata più a nord?
1010874_10201711714462516_826616904834301816_n
Rac­cor­do tra Pede­mon­ta­na e A9, a Lomaz­zo (Como), lad­do­ve sor­ge­va il bosco del­la Moronera.

Sup­po­nia­mo che qual­cu­no abbia avu­to l’i­dea di rea­liz­za­re un pro­get­to vec­chio di tren­ta, qua­ran­ta o for­se cin­quan­t’an­ni. Un pro­get­to che, a ter­zo mil­len­nio inol­tra­to, con­si­sta nel­la costru­zio­ne di un’au­to­stra­da, in un ter­ri­to­rio già for­te­men­te col­pi­to dal­l’impron­ta uma­na.

Sup­po­nia­mo che la rea­liz­za­zio­ne del­l’o­pe­ra abbia avu­to un for­tis­si­mo impat­to sugli ambien­ti natu­ra­li. Che sia pas­sa­ta in mez­zo a par­chi, che abbia can­cel­la­to, fra­zio­na­to, rivol­ta­to ter­re­ni agri­co­li.

Sup­po­nia­mo che il com­ple­ta­men­to di que­st’o­pe­ra sia a rischio, per­ché nes­su­no vuo­le più finan­ziar­la. E che lo Sta­to sia arri­va­to in aiu­to — oltre che con quan­to pre­vi­sto dal pia­no finan­zia­rio ori­gi­na­rio — con la più clas­si­ca del­le misu­re, la defi­sca­liz­za­zio­ne.

Sup­po­nia­mo che su que­sta auto­stra­da — stra­te­gi­ca per le sor­ti del­la Lom­bar­dia e del Pae­se inte­ro — non cir­co­li pra­ti­ca­men­te nes­su­no.

Sup­po­nia­mo che le tarif­fe per per­cor­re­re l’au­to­stra­da sia­no tra le più ele­va­te d’I­ta­lia, e che con­tri­bui­sca­no a man­da­re in tilt l’in­te­ro siste­ma di via­bi­li­tà loca­le.

Sup­po­nia­mo che que­st’o­pe­ra doves­se esse­re stra­te­gi­ca per Expo 2015, ma che sia sta­ta rea­liz­za­ta solo la pri­ma trat­ta, in tem­po per l’i­nau­gu­ra­zio­ne di Expo 2015.

Sup­po­nia­mo che del­le ope­re di com­pen­sa­zio­ne lega­te al pro­get­to (te la ricor­di la gree­n­way?) non si veda nem­me­no l’ombra.

Sup­po­nia­mo che tale auto­stra­da tagli da ove­st a est la Lom­bar­dia, a nord di Milano.

E sup­po­nia­mo che tut­to ciò sia vero, e che l’au­to­stra­da in que­stio­ne si chia­mi Pede­mon­ta­na: cosa pen­se­re­ste se il gover­na­to­re del­la Lom­bar­dia, Rober­to Maro­ni, voles­se costrui­re un’al­tra auto­stra­da, paral­le­la a Pede­mon­ta­na, ma solo spo­sta­ta più a nord?

La Vare­se-Como-Lec­co tra le ope­re stra­te­gi­che del­lo Sta­to. Secon­do quan­to ripor­ta la Pre­al­pi­na, sareb­be que­sto l’o­biet­ti­vo del Gover­na­to­re lom­bar­do Rober­to Maro­ni che ha inse­ri­to l’ar­te­ria nel dos­sier pre­pa­ra­to per il mini­stro del­le Infra­strut­tu­re Gra­zia­no Delrio.

Il pro­get­to pre­ve­de la rea­liz­za­zio­ne di un trac­cia­to di tipo auto­stra­da­le di lun­ghez­za pari a cir­ca 37 chi­lo­me­tri, che si svi­lup­pa in inter­con­nes­sio­ne con infra­strut­tu­re in par­te già esistenti.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.