ROMA – 20 MAG, “Il mio ricordo è assolutamente appassionato e riconoscente verso il lavoro che Marco ha fatto”, dice Giuseppe Civati, segretario nazionale di Possibile, ai microfoni di Radio Radicale.
“Non voglio essere retorico, anche perché ne sto leggendo di tutti i colori anche da parte di suoi avversari politici. Dico solo che la cosa più bella che possiamo fare è continuare in quello che Marco ha fatto, e proseguire in battaglie che sono rimaste soltanto accennate, anche nel dibattito parlamentare di questi ultimi anni. Penso alla sfida di dare una legislazione sul “Fine vita”, penso alla possibilità di legalizzare le droghe leggere, la cannabis soprattutto. E di spiegare che la libertà personale non è un fatto alineabile. Mi ha stupito che insieme all’Associazione Luca Coscioni Possibile fosse l’unico gruppo politico interessato a discutere della gestazione per altri”.
“Quello di Marco Pannella — conclude Civati — è un messaggio talmente forte limpido e smisurato per certi versi, assolutamente anticonformista, che non può che ripudiare qualsiasi accomodamento retorico nostalgico. È invece lanciarci verso una sfida che è quella della modernizzazione vera del Paese, della possibilità di ciascuno di noi di determinare la propria vita, le proprie scelte e di non dover renderne conto proprio a nessuno, con particolare riguardo alla politica che si fa troppo gli interessi dei cittadini della vita personale, ma poi non sa aiutarli sotto il punto di vista economico e sociale”.