Giustizia: Civati, ma sulla prescrizione Renzi da che parte sta?

”Men­tre per­si­no il pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca chie­de un’ac­ce­le­ra­zio­ne sul ddl pena­le, che per mesi è sta­to sban­die­ra­to come prov­ve­di­men­to ‘irri­nun­cia­bi­le’ per la mag­gio­ran­za di gover­no, al Sena­to si assi­ste ai soli­ti bal­let­ti di Pd-Ncd che non tro­va­no più la qua­dra sul­la pre­scri­zio­ne. Gli emen­da­men­ti di Cas­son e altri che rice­ve­reb­be­ro anche l’ap­pog­gio dei Cin­que stel­le non sono gra­di­ti ad Alfa­no e ai suoi e quin­di non si va avan­ti. In tut­to que­sto ci chie­dia­mo: ma Ren­zi da che par­te sta?”. Lo doman­da il depu­ta­to di Pos­si­bi­le, Pip­po Civa­ti.

“Cosa vuo­le fare il pre­mier rispet­to alla rifor­ma pena­le che il mini­stro Orlan­do sta por­tan­do avan­ti da mesi? Fare­mo come per le unio­ni civi­li? Un ‘papoc­chio’, nor­me a metà per non dispia­ce­re i fidi allea­ti di Gover­no o si apri­rà ad altre ipo­te­si, acce­le­ran­do, per una vol­ta guar­dan­do al bene dei cit­ta­di­ni?”, doman­da infi­ne Civa­ti.

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500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

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