Cannabis: sciatto e superficiale il documento della Conferenza delle Regioni

Un parere negativo che arriva attraverso una serie di giustificazioni generiche e contraddittorie, ancor più incomprensibile se si pensa alle dichiarazioni favorevoli e alle politiche messe in campo da più di un Presidente di Regione.

“Il docu­men­to del­la Con­fe­ren­za del­le Regio­ni arri­va­to que­sta mat­ti­na nel­le Com­mis­sio­ni Affa­ri Socia­li e Giu­sti­zia del­la Came­ra per espri­me­re la valu­ta­zio­ne del­l’or­ga­ni­smo sul­la pro­po­sta di leg­ge per lega­liz­za­re la can­na­bis col­pi­sce per super­fi­cia­li­tà e sciat­te­ria”. Lo affer­ma­no in una nota i par­la­men­ta­ri del­l’In­ter­grup­po Can­na­bis Lega­le Pip­po Civa­ti, Bene­det­to Del­la Vedo­va, Vit­to­rio Fer­ra­re­si e Danie­le Fari­na. “Due pagi­ne appe­na, in cui si accen­na in poche righe a valu­ta­zio­ni tec­ni­che che evi­den­zie­reb­be­ro come ‘le nor­me strin­gen­ti’ adot­ta­te in mate­ria di col­ti­va­zio­ne, lavo­ra­zio­ne e ven­di­ta del­la can­na­bis non avreb­be­ro argi­na­to ‘l’u­so di dro­ghe proi­bi­te’ ”. “Un pare­re nega­ti­vo — pro­se­guo­no i par­la­men­ta­ri — che arri­va attra­ver­so una serie di giu­sti­fi­ca­zio­ni gene­ri­che e con­trad­dit­to­rie, ancor più incom­pren­si­bi­le se si pen­sa alle dichia­ra­zio­ni favo­re­vo­li e alle poli­ti­che mes­se in cam­po da più di un Pre­si­den­te di Regio­ne. Pri­ma si accen­na al fat­to che 12 regio­ni adot­ta­no leg­gi sul­l’u­so tera­peu­ti­co del­la can­na­bis e suc­ces­si­va­men­te — sot­to­li­nea­no Civa­ti, Del­la Vedo­va, Fer­ra­re­si e Fari­na — si met­te nero su bian­co che l’u­so tera­peu­ti­co è in discus­sio­ne non solo per la sua sicu­rez­za, ma per­si­no per la sua effi­ca­cia. Ma non fini­sce qui: la lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis avreb­be gra­vi riper­cus­sio­ni sani­ta­rie visto che lo stes­so pro­dot­to da ‘ricrea­ti­vo’ potreb­be diven­ta­re ‘tera­peu­ti­co’ sen­za alcu­na indi­ca­zio­ne. Al net­to del cam­bio repen­ti­no e inspie­ga­bi­le d’o­pi­nio­ne di mol­ti Pre­si­den­ti di Regio­ne, noi con­ti­nue­re­mo la nostra ini­zia­ti­va lai­ca, razio­na­le, fon­da­ta e soste­nu­ta da pare­ri auto­re­vo­li e docu­men­ta­ti come quel­lo del­la Dire­zio­ne Nazio­na­le Anti­ma­fia, e pro­mos­sa da 226 depu­ta­ti”, concludono.

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