Max non c’è più. #iostoconMax, sempre

Max Fanelli se ne è andato nelle scorse ore. La comunità di Possibile si raccoglie nel suo ricordo e con l'impegno nel seguire la strada da lui tracciata.

«Mi chia­mo Mas­si­mo Fanel­li, ho 54 anni e da set­tem­bre 2013 sono mala­to di SLA». Que­ste sono le paro­le che apro­no l’appello indi­riz­za­to da Mas­si­mo ‘Max’ Fanel­li a Pip­po Civa­ti quan­do il 28 mar­zo 2015 si incon­tra­ro­no per la pri­ma vol­ta.

Ini­zia­va così un inten­so scam­bio tra Max e la comu­ni­tà di Pos­si­bi­le, a livel­lo isti­tu­zio­na­le ma soprat­tut­to nel­le piaz­ze, a soste­gno di una bat­ta­glia di civil­tà che abbia­mo sem­pre rite­nu­to fon­da­men­ta­le, e ora anco­ra di più.

Il nostro impe­gno, gui­da­ti da Max, è sta­to a favo­re del­la calen­da­riz­za­zio­ne del­la leg­ge di ini­zia­ti­va popo­la­re sul rifiu­to di trat­ta­men­ti sani­ta­ri e licei­tà dell’eutanasia, pro­mos­sa dall’Asso­cia­zio­ne Luca Coscio­ni e dal Comi­ta­to Euta­na­sia Lega­le, depo­si­ta­to alla Came­ra dei Depu­ta­ti il 13 dicem­bre 2013. Anco­ra oggi tut­to tace, tra veti incro­cia­ti e opportunismi.

Per que­sto chie­dem­mo ai capi­grup­po del Sena­to – cioè colo­ro che di fat­to deten­go­no il pote­re di deter­mi­na­re l’avvio del­la discus­sio­ne o meno – di pren­de­re una posi­zio­ne: sì o no. Basta ten­ten­na­men­ti e basta paro­le al ven­to. L’abbiamo fat­to, come nostra abi­tu­di­ne, sul web e per le stra­de, con ban­chet­ti infor­ma­ti­vi e per la rac­col­ta di fir­me a soste­gno del­la calen­da­riz­za­zio­ne.

Sem­pre al fian­co di Max, ma soprat­tut­to con sem­pre Max — il tes­se­ra­to n° 1 di Pos­si­bi­le — al nostro fian­co. Pron­to a ret­wit­ta­re, a con­di­vi­de­re su Face­book, a rin­gra­zia­re gli atti­vi­sti che distri­bui­va­no volan­ti­ni arco­ba­le­no, come il suo cap­pel­lo. E sem­pre pron­to a incon­tra­re e a con­fron­tar­si con tutti.

A Firen­ze, Cam­pi Bisen­zio, Figli­ne Val­dar­no, Rigna­no e Mon­te­lu­po Fio­ren­ti­no la nostra bat­ta­glia è arri­va­ta in Con­si­glio comu­na­le, men­tre a Roma è arri­va­ta alla Came­ra dei Depu­ta­ti, alla pre­sen­za di Ste­fa­no Rodo­tà, avvian­do con l’occasione la discus­sio­ne sul­la ste­su­ra di una car­ta sui dirit­ti dei moren­ti, che vede una pri­ma boz­za nel “Deca­lo­go sui dirit­ti dei moren­ti”.

Il 29 mag­gio è sta­to il tuo com­plean­no, Max. E abbia­mo volu­to festeg­giar­lo insie­me a te.

Il nostro impe­gno non ter­mi­na qui, anzi. Andre­mo avan­ti per la stra­da che hai trac­cia­to, for­ti del­la tena­cia e del­la digni­tà che ci hai insegnato.

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