Fondo Atlante2: ancora una manovra spregiudicata e opaca del Governo

L'obiettivo dei vertici delle Casse favorevoli a questa operazione altamente speculativa è quello di svincolare le Casse da ogni controllo delle autorità pubbliche, attraverso il pieno e totale riconoscimento della loro natura privata e l’affossamento del regolamento sugli investimenti delle Casse Previdenziali.

“Il Gover­no attra­ver­so il Mef con­ti­nua a far­si pro­mo­to­re di ope­ra­zio­ni finan­zia­rie asso­lu­ta­men­te spre­giu­di­ca­te e opa­che. Sta­vol­ta è il caso del fon­do Atlante2 e del­la recen­te noti­zia che l’Adepp (l’Associazione che riu­ni­sce gli Enti pre­vi­den­zia­li pri­va­ti e pri­va­tiz­za­ti) ha deli­be­ra­to, in data 25/07/2016, la par­te­ci­pa­zio­ne, per cir­ca 500 milio­ni di euro, a que­sto Fon­do, sem­pre sen­za alcu­na tute­la e sen­za garan­zia per chi deve fare gli inve­sti­men­ti.

La mano­vra vor­reb­be che il fon­do di Quae­stio Capi­tal Mana­ge­ment SGR S.p.A., con una dota­zio­ne di 3–4 miliar­di di euro pro­ve­nien­te dal­le cas­se pre­vi­den­zia­li, sia dedi­ca­to esclu­si­va­men­te all’ac­qui­sto e alla gestio­ne dei “Non Per­for­ming Loans” (Pre­sti­ti non per­for­man­ti) del­le ban­che ita­lia­ne. Su que­sto abbia­mo pre­sen­ta­to imme­dia­ta­men­te un’interrogazione urgen­te ai mini­stri dell’economia e del­le finan­ze: la deci­sio­ne fina­le di par­te­ci­pa­re al Fon­do Atlan­te 2 è rimes­sa ai Con­si­gli di Ammi­ni­stra­zio­ne del­le Cas­se asso­cia­te dato che l’in­ve­sti­men­to non è ovvia­men­te esen­te da rischi.

Se l’o­pe­ra­zio­ne doves­se fal­li­re, la cat­ti­va situa­zio­ne finan­zia­ria del­le ban­che aiu­ta­te si tra­sfe­ri­reb­be al fon­do e ai sog­get­ti che ci han­no inve­sti­to, cioè le Cas­se stes­se (avver­reb­be così il “con­ta­gio”, come lo han­no dram­ma­ti­ca­men­te defi­ni­to diver­si esper­ti). La posta in gio­co quin­di è altis­si­ma e le Cas­se stes­se, in cam­bio del­la par­te­ci­pa­zio­ne alla nuo­va ope­ra­zio­ne di sal­va­tag­gio del­le Ban­che ita­lia­ne, sono deci­se a chie­de­re al Gover­no una con­tro­par­ti­ta squi­si­ta­men­te poli­ti­ca: l’o­biet­ti­vo dei ver­ti­ci del­le Cas­se favo­re­vo­li a que­sta ope­ra­zio­ne alta­men­te spe­cu­la­ti­va, è quel­lo di svin­co­la­re le Cas­se da ogni con­trol­lo del­le auto­ri­tà pub­bli­che (Cor­te dei Con­ti, Covip e Mini­ste­ri Vigi­lan­ti), attra­ver­so il pie­no e tota­le rico­no­sci­men­to del­la loro natu­ra pri­va­ta e l’affossamento del rego­la­men­to sugli inve­sti­men­ti del­le Cas­se Pre­vi­den­zia­li (pre­vi­sto dal decre­to leg­ge 98/2011), in fase di appro­va­zio­ne dopo una lun­ga gestazione.

Altra con­tro­par­ti­ta è poi la ridu­zio­ne del­le tas­se sui ren­di­men­ti degli inve­sti­men­ti, che a det­ta del­l’in­ter­ro­gan­te, che sostie­ne la posi­zio­ne del­l’As­so­cia­zio­ne foren­se MGA — Mobi­li­ta­zio­ne Gene­ra­le degli Avvo­ca­ti -, appa­re del tut­to secon­da­rio e sban­die­ra­to solo per con­vin­ce­re gli iscrit­ti: per­ché è ovvio che non è suf­fi­cien­te barat­ta­re la ridu­zio­ne di uno o due pun­ti per­cen­tua­li di pre­lie­vo sui rica­vi, con il rischio di inve­sti­re il patri­mo­nio in una ope­ra­zio­ne mol­to pericolosa.

Quin­di si abbas­sa­no le tas­se in cam­bio di liqui­di e sen­za alcu­na garan­zia e svin­co­lan­do enti di dirit­to pri­va­to dal con­trol­lo pub­bli­co. E gli iscrit­ti? Chi per anni ha ver­sa­to i con­tri­bu­ti? Cosa potran­no fare rispet­to alla gestio­ne di Cas­se e Con­si­gli di Ammi­ni­stra­zio­ne che ope­ra­no tut­t’og­gi sen­za l’adeguata trasparenza?

I mini­stri inte­res­sa­ti dal­la nostra inter­ro­ga­zio­ne devo­no chia­ri­re al più pre­sto se sia­no a cono­scen­za del­la situa­zio­ne e qua­li inten­zio­ni abbia il Gover­no, qua­li ini­zia­ti­ve inten­da assu­me­re per evi­ta­re rischi e dan­ni agli iscrit­ti alla Cas­sa Foren­se e soste­ne­re le ragio­ni che riven­di­ca l’as­so­cia­zio­ne, bat­ta­glia che auto­ma­ti­ca­men­te si esten­de anche alle altre cas­se pre­vi­den­zia­li”: lo dichia­ra­no in una nota i par­la­men­ta­ri di Pos­si­bi­le Pip­po Civa­ti, Andrea Mae­stri, Luca Pasto­ri­no, Bea­tri­ce Bri­gno­ne e Toni Matarrelli.

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