Buona scuola, Civati — Brignone: «Avvio anno scolastico nel caos: gravissime ricadute sugli studenti»

Il pasticcio della buona scuola determinerà da domani un caos enorme per i docenti e ricadute gravissime sugli studenti. Un meccanismo così contorto e irrispettoso dei diritti dei docenti e degli alunni era davvero difficile da ipotizzare e realizzare. Questo Governo c’è riuscito.

«Come denun­cia­mo ormai da gior­ni e come han­no riba­di­to tut­te le orga­niz­za­zio­ni sin­da­ca­li, il pastic­cio del­la buo­na scuo­la deter­mi­ne­rà da doma­ni, con l’avvio dell’anno sco­la­sti­co, un caos enor­me per i docen­ti e rica­du­te gra­vis­si­me sugli stu­den­ti. Gli erro­ri dell’algoritmo, sui qua­li il Mini­ste­ro non ha fat­to anco­ra chia­rez­za, han­no deter­mi­na­to da par­te dei docen­ti miglia­ia di richie­ste di con­ci­lia­zio­ne obbli­ga­to­ria. Secon­do la Uil scuo­la su 5.200 richie­ste pre­sen­ta­te, tra scuo­la pri­ma­ria e di pri­mo gra­do, ne sono sta­te pre­se in con­si­de­ra­zio­ne sola­men­te 2.940, sen­za che fos­se­ro espli­ci­ta­ti i cri­te­ri di selezione.

Que­sta moda­li­tà inol­tre non è sta­ta pre­vi­sta per le scuo­le supe­rio­ri, tan­to che non risul­ta alcu­na pro­ce­du­ra di con­ci­lia­zio­ne obbli­ga­to­ria attivata.

Ci saran­no per­ciò inse­gnan­ti che avran­no la cat­te­dra fino al 15 set­tem­bre e poi andran­no via, per usu­frui­re dell’assegnazione prov­vi­so­ria di mobi­li­tà annua­le avvi­ci­nan­do­si ai paren­ti e alla fami­glia.

Rias­se­gna­re i docen­ti che han­no chie­sto la con­ci­lia­zio­ne deter­mi­ne­rà il ritar­do e lo slit­ta­men­to di tut­te le ope­ra­zio­ni, sia sul­le asse­gna­zio­ni prov­vi­so­rie che sul­le assun­zio­ni. In pra­ti­ca i prov­ve­di­to­ra­ti chia­ma­no il docen­te che vuo­le con­ci­lia­re e pro­pon­go­no una solu­zio­ne, ma non è det­to che sia quel­la a cui ave­va dirit­to pri­ma dell’errore.

Tut­te que­ste ope­ra­zio­ni pri­ma veni­va­no fat­te ad ago­sto e non a set­tem­bre, ad anno sco­la­sti­co ini­zia­to. Ci saran­no dun­que docen­ti che pro­gram­me­ran­no l’attività didat­ti­ca dall’1 al 15 set­tem­bre e che per le asse­gna­zio­ni prov­vi­so­rie andran­no poi altro­ve. Un mec­ca­ni­smo così con­tor­to e irri­spet­to­so dei dirit­ti dei docen­ti e degli alun­ni era dav­ve­ro dif­fi­ci­le da ipo­tiz­za­re e rea­liz­za­re. Que­sto Gover­no c’è riu­sci­to»: lo dichia­ra­no in una nota i depu­ta­ti di Pos­si­bi­le Giu­sep­pe Civa­ti e Bea­tri­ce Brignone.

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