Lavoro, Civati-Brignone: ” Basta speculazioni elettorali sui referendum. Poletti risponda in aula su voucher e Jobs act”

Men­tre la mag­gio­ran­za gover­na­ti­va con­ti­nua irre­spon­sa­bil­men­te a fare spe­cu­la­zio­ni elet­to­ra­li sul­la pel­le dei cit­ta­di­ni (ci rife­ria­mo all’ipotesi ven­ti­la­ta dal mini­stro Polet­ti di anda­re a vota­re pri­ma del refe­ren­dum indet­to dal­la Cgil su arti­co­lo 18 e vou­cher) i dati dram­ma­ti­ci sul lavo­ro rela­ti­vi al 2016 ci impon­go­no rifles­sio­ni mol­to più serie. Per que­sto abbia­mo pre­sen­ta­to un’interrogazione al mini­stro Polet­ti sui licen­zia­men­ti aumen­ta­ti a segui­to del jobs act e sul pro­li­fe­ra­re dei vou­cher, ormai sen­za con­trol­lo. Assun­zio­ni sta­bi­li dimi­nui­te del 5% rispet­to a un anno fa, incre­men­to del 28% dei licen­zia­men­ti disci­pli­na­ri e vou­cher aumen­ta­ti del 34,6% sem­pre rispet­to al 2015: basta­no que­sti tre dati a foto­gra­fa­re una situa­zio­ne dram­ma­ti­ca che esi­ge rispo­ste serie e non un bal­let­to di dichia­ra­zio­ni e rim­pal­li tra mini­stro del lavo­ro e mag­gio­ran­za.  Il jobs act è sta­to un fal­li­men­to su tut­ti i fron­ti e per que­sto chie­dia­mo al Mini­stro Polet­ti di rive­de­re tut­ta la legi­sla­zio­ne sui vou­cher e tute­la­re la retri­bu­zio­ne dei lavo­ra­to­ri, al net­to di nuo­vi incen­ti­vi. Que­sta è la vera emer­gen­za nazio­na­le e il nuo­vo Gover­no dovreb­be inter­ve­ni­re subi­to se dav­ve­ro vuol dare rispo­ste serie a quel males­se­re socia­le emer­so con for­za dal­le urne lo scor­so 4 dicembre.

Giu­sep­pe Civati
Bea­tri­ce Brignone

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.