Chi sono gli “idonei fantasma” della “buona scuola”

Riceviamo quotidianamente numerose lettere di docenti, genitori e persone che a vario titolo lavorano nel mondo della scuola. Oggi pubblichiamo quella di Federica relativa alla situazione dei cosiddetti 'idonei fantasma'.

Rice­via­mo quo­ti­dia­na­men­te nume­ro­se let­te­re di docen­ti, geni­to­ri e per­so­ne che a vario tito­lo lavo­ra­no nel mon­do del­la scuola.

Oggi pub­bli­chia­mo quel­la di Fede­ri­ca rela­ti­va alla situa­zio­ne dei cosid­det­ti ‘ido­nei fan­ta­sma’, docen­ti che han­no supe­ra­to le pro­ve del con­cor­so del 2016 e che, a cau­sa del limi­te del 10% di ido­nei, non rien­tra­no nel­le gra­dua­to­rie uti­li per le assun­zio­ni in ruolo.

Alber­to Macrì

(Comi­ta­to Scuo­la Pos­si­bi­le Genova)

 

Gli “ido­nei fan­ta­sma”, i docen­ti abi­li­ta­ti dal­lo Sta­to che han­no supe­ra­to il con­cor­so a cat­te­dre 2016 ma che, a cau­sa del­la leg­ge 107/2015, la cosid­det­ta “buo­na scuo­la”, sono taglia­ti fuo­ri dal­le gra­dua­to­rie del con­cor­so stes­so, chie­do­no il rico­no­sci­men­to del loro meri­to e del­la loro ido­nei­tà concorsuale.

Rite­nia­mo di esse­re sta­ti ingiu­sta­men­te discri­mi­na­ti in quan­to non solo l’a­bi­li­ta­zio­ne non è più suf­fi­cien­te all’im­mis­sio­ne in ruo­lo ma a que­sto pun­to sem­bra non esser più suf­fi­cien­te nem­me­no il con­cor­so. La leg­ge dele­ga sul reclu­ta­men­to pre­ve­de per noi un nuo­vo con­cor­so. A cosa ser­ve sele­zio­na­re di nuo­vo per­so­na­le che ha già dimo­stra­to più vol­te (abi­li­ta­zio­ne e con­cor­so) le pro­prie com­pe­ten­ze e la pro­pria ido­nei­tà a rico­pri­re il ruo­lo di docente?

Oltre ad esse­re lesi i nostri dirit­ti, la scuo­la e i cit­ta­di­ni tut­ti esco­no gra­ve­men­te dan­neg­gia­ti da que­sta nor­ma che tron­ca le gra­dua­to­rie sen­za un cri­te­rio: in mol­ti casi non si copri­ran­no nem­me­no i posti mes­si a ban­do nono­stan­te vi sia­no docen­ti pre­pa­ra­ti che potreb­be­ro dare sta­bi­li­tà alla scuo­la, sen­za con­ta­re il fat­to che ban­di­re un con­cor­so per non copri­re le cat­te­dre mes­se a ban­do è un enor­me spre­co di dena­ro pubblico.

Al fine di tute­la­re la scuo­la ita­lia­na e il nostro meri­to, abbia­mo una nostra pro­po­sta che non pre­ve­de costi aggiun­ti­vi per lo Sta­to ma è sem­pli­ce­men­te una solu­zio­ne di buonsenso.

Nel­l’im­me­dia­to chiediamo:

  • l’in­se­ri­men­to a pie­no tito­lo nel­le gra­dua­to­rie di meri­to in modo da vede­re rico­no­sciu­ta la nostra ido­nei­tà al fine di copri­re tut­ti i posti vacan­ti fino al ban­do del nuo­vo concorso.
  • Un pun­teg­gio aggiun­ti­vo ai fini del­l’ag­gior­na­men­to del­le gra­dua­to­rie di isti­tu­to che dovreb­be avve­ni­re in primavera.
  • La pos­si­bi­li­tà di mobi­li­tà nazio­na­le (su base volon­ta­ria, per evi­ta­re di par­la­re di nuo­vo di docen­ti “depor­ta­ti”).
  • La pos­si­bi­li­tà, per i docen­ti in pos­ses­so di più abi­li­ta­zio­ni, di esse­re assun­ti sul­la clas­se di con­cor­so in cui risul­ta­no ido­nei, ma con uti­liz­za­zio­ne su quel­la in cui c’è più esi­gen­za (que­sta misu­ra potreb­be aiu­ta­re a copri­re le cat­te­dre di sostegno).
  • Un dop­pio cana­le, costi­tui­to da gra­dua­to­ria di meri­to 2016 e 2020, che con­sen­ti­reb­be la nostra pro­gres­si­va immis­sio­ne in ruo­lo e, al con­tem­po, per­met­te­reb­be di non bloc­ca­re i con­cor­si futu­ri, dan­do così a tut­ti l’op­por­tu­ni­tà di ten­ta­re il concorso”.

Fede­ri­ca Valentini

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.