Se cercate interlocutori iniziate dai fattorini, dai voucheristi, da chi cerca lavoro, da chi lo sa creare.
Oggi Riccardo Staglianò cura un servizio per il Venerdì di Repubblica che ci ricorda che sono molto appassionanti (si fa per dire) le alleanze vecchie e nuove, le sofisticherie per andare a votare oppure non andarci mai (più), ma c’è un problema che si chiama realtà.
Una realtà difficile per molti, una realtà nemica: che non trovano interlocutori, proprio tra quelli che dicono sempre essere in cerca di interlocuzione. Solo che la politica non è fatta tra politici che parlano tra loro. No. Chi ve l’ha fatto credere, vi ha tradito.
Nelle parole dei fattorini di Foodora torna il «cottimo». Tra i giovani aleggia il voucher, come surrogato di qualsiasi contratto. In generale la paga oraria si comprime e, senza controlli, tutto è utile per abbassare retribuzioni e diritti (le due cose, come sapete, stanno insieme), far pagare tutto al lavoratore, anche la bicicletta, in quel caso. E il lavoratore deve essere contento così, come se il posto di lavoro corrispondesse all’acquisto di un gratta e vinci. Del resto, si vende in tabaccheria anche quello.
Oltre al reddito minimo, oggetto di numerose interviste e di 0 (zero) interventi legislativi, ci vuole un salario minimo, da coniugare con le forme contrattuali esistenti, che a loro volta vanno razionalizzate e ridotte.
Il salario minimo di 10 euro, diremmo se fossimo come Sanders (che parla di 20 dollari, per intenderci). La sostenibilità del lavoro, pensando a ciò che accade nel magico mondo della logistica: perché fa molto cool ordinare i libri online, ma le condizioni di lavoro per chi ve li spedisce sono spesso massacranti.
Ecco, se cercate interlocutori, ripartite da qui: dalla realtà, dagli strumenti per cambiarla, dagli obiettivi che diano senso alla politica e dignità alle persone. Senza timidezze. Perché il mondo così non funziona: si prepara solo alla sostituzione dei lavoratori con robot e androidi. Che non vanno pagati, certo, ma non consumano. E forse è il caso di iniziare a pensarci, rispolverando antiche letture e individuando soluzioni inedite.