Sono tanti quelli del PD e quindi possono permettersi (e se lo permettono molto) di recitare tutte le parti in commedia. «L’Italia sono anch’io», dicevano, quando la legge sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia era nel programma elettorale del PD: noi eravamo d’accordo e lo siamo ancora, quelli del PD sì, no, forse.
Intanto hanno fatto una legge (approvata solo dalla Camera — dove il PD ha la maggioranza e impantanata al Senato — dove il PD ha la maggioranza) che contiene uno ius soli molto temperato, talmente temperato che discrimina i bambini in base al reddito dei genitori (la cittadinanza solo ai figli di genitori titolari del permesso di soggiorno a tempo indeterminato). Non un diritto ma un mezzo diritto: e nonostante si sia approvata a metà una mezza legge, neanche quel pezzettino di diritto in più il PD riesce a riconoscere, bloccato dai suoi equilibrismi e dalle sue furbizie.
«I CIE sono campi di concentramento e vanno chiusi», dicevano, quando l’attuale ministro dell’interno Minniti era responsabile sicurezza del PD: noi eravamo e siamo d’accordo. Ma il nuovo Minniti del vecchio PD oggi li vuole riaprire.
«Non si fanno accordi per il rimpatrio dei profughi coi paesi che non riconoscono i diritti umani», dicevano: non eravamo e siamo d’accordo. Ma il PD ha regalato tonnellate di dobloni al democratico Erdogan per fermare i flussi di disperati in Turchia.
E lo stesso PD, ma con un presidente del consiglio diverso, apparentemente più… Gentiloni del precedente, ha rincarato la dose facendo un accordo per il contenimento dei flussi di migranti nientepopodimenoche con la Libia, paese che non ha ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sulla protezione dei rifugiati e che brilla per incarcerazioni, stupri, violenze, torture si danni degli inermi disperati provenienti dall’Africa subsahariana.
Questo PD, con dentro tutto e il suo contrario, che dice tutto e il suo contrario ci sconcerta e ci spaventa. Per questo, da tempo, ci siamo messi in cammino per costruire analisi e risposte serie: quelle che il PD non è più in grado di dare.
Ne parleremo, insieme ad altri importanti temi, alla nostra Costituente delle Idee a Roma il 24, 25 e 26 febbraio.