Aldo dice 26 x 1: una storia che fa storia

Grazie al dialogo costruito in questi mesi da Wainer Molteni e gli avvocati (volontari) del Residence con il Comune di Milano, il 18 aprile A2A intesta la fornitura di elettricità all’Associazione Clochard alla Riscossa per lo stabile di via Oglio, 8 . Un contratto di 3 mesi, rinnovabile fino a 1 anno, che apre nuovi scenari.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1492844604097{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Vi abbia­mo rac­con­ta­to nei mesi scor­si la sto­ria del Resi­den­ce Socia­le Aldo Dice 26×1: una real­tà autor­ga­niz­za­ta da Clo­chard alla riscos­sa, Unio­ne Inqui­li­ni Mila­no e Comi­ta­to Dirit­to alla Casa che, a par­ti­re dal 16 apri­le 2016, ha dato una secon­da vita a uno sta­bi­le in via Oglio 8. L’edificio, in sta­to di abban­do­no da otto anni, è diven­ta­to la casa di qua­si 200 per­so­ne, tut­te inse­ri­te nel­le gra­dua­to­rie per l’edilizia resi­den­zia­le pub­bli­ca e anco­ra in atte­sa dell’assegnazione di un allog­gio popolare.

Il coor­di­na­to­re di que­sto pro­get­to, Wai­ner Mol­te­ni, ha por­ta­to una testi­mo­nian­za di que­sta impor­tan­te real­tà anche alla Costi­tuen­te del­le Idee che si è tenu­ta a Roma dal 24 al 26 feb­bra­io scor­so. Nel cor­so dell’inverno 2016/2017 il Resi­den­ce ha accol­to diver­si sen­za tet­to, col­la­bo­ran­do atti­va­men­te al Pia­no anti-fred­do del Comu­ne di Mila­no, e di recen­te è diven­ta­to anche la casa di alcu­ni (ex) mino­ri stra­nie­ri non accom­pa­gna­ti, ragaz­zi sen­za fami­glia che non appe­na com­pio­no 18 anni non han­no più il posto in comu­ni­tà. Gli inqui­li­ni cal­co­la­no che l’ente pub­bli­co, non facen­do­si cari­co del­la siste­ma­zio­ne del­le fami­glie ospi­ta­te in via Oglio, rispar­mi cir­ca 5 milio­ni di euro l’anno.

La sto­ria del Resi­den­ce Socia­le Aldo Dice 26x1 è una sto­ria fat­ta di vir­tù e di resi­sten­za, come in par­te già il suo nome ci ricor­da (ALDO DICE 26 X 1 è la fra­se con cui, tra­mi­te tele­gram­ma, il Comi­ta­to Nazio­na­le di Libe­ra­zio­ne Alta Ita­lia comu­ni­ca nell’aprile del 1945 il gior­no (26) e l’ora (1 di not­te) in cui dare ini­zio all’insurrezione dei par­ti­gia­ni a Tori­no ). Nel 2014 nasce il pro­get­to, con l’occupazione di uno sta­bi­le a Sesto San Gio­van­ni. A giu­gno 2016 il tra­sfe­ri­men­to in via Oglio 8, dove ogni fami­glia ospi­ta­ta ha a dispo­si­zio­ne una o due stan­ze con bagno adia­cen­te, un ser­vi­zio di lavan­de­ria, una trat­to­ria socia­le con annes­so salo­ne comu­ne, con libri e gio­chi per bam­bi­ni e una stru­men­ta­zio­ne di tut­to rispet­to per con­cer­ti di alta qua­li­tà, gra­zie anche ai tan­ti musi­ci­sti che pas­sa­no da quel­le parti

A feb­bra­io 2017 la tran­quil­la e alle­gra vita del Resi­den­ce Socia­le vie­ne minac­cia­ta: il pro­prie­ta­rio dell’immobile disdi­ce il con­trat­to con A2A met­ten­do a rischio la soprav­vi­ven­za degli inqui­li­ni che dal­la for­ni­tu­ra elet­tri­ca dipen­do­no per il riscal­da­men­to dell’acqua e dei loca­li del resi­den­ce. In quell’occasione, come Pos­si­bi­le denun­cia­mo la disu­ma­ni­tà di un prov­ve­di­men­to che avreb­be lascia­to al fred­do 200 per­so­ne, in pie­no inver­no, e chie­dia­mo al Comu­ne di Mila­no di tro­va­re una solu­zio­ne al pro­ble­ma.

Come noi, altri sog­get­ti si inte­res­sa­no del­la situa­zio­ne del Resi­den­ce Socia­le e si rie­sce infi­ne a pro­ro­ga­re la for­ni­tu­ra di ener­gia elet­tri­ca alme­no fino al 16 apri­le, data in cui con­ven­zio­nal­men­te i riscal­da­men­ti si spen­go­no in tut­to il Comu­ne di Milano.

Dato che il pia­no casa Ren­zi-Lupi del 2014, in par­ti­co­la­re l’art. 5 del decre­to leg­ge 47/2014 (con­ver­ti­to in leg­ge 80/2014) “lot­ta all’occupazione abu­si­va di immo­bi­li” pre­ve­de (com­ma 1) che “Chiun­que occu­pa abu­si­va­men­te un immo­bi­le sen­za tito­lo non può chie­de­re la resi­den­za né l’al­lac­cia­men­to a pub­bli­ci ser­vi­zi in rela­zio­ne all’im­mo­bi­le mede­si­mo e gli atti emes­si in vio­la­zio­ne dita­le divie­to sono nul­li a tut­ti gli effet­ti di leg­ge”, per il Resi­den­ce Socia­le non sem­bra­no esser­ci vie di usci­ta: sen­za la pos­si­bi­li­tà di inte­star­si una for­ni­tu­ra elet­tri­ca, il sogno cre­sciu­to in via Oglio 8 sem­bra desti­na­to a ter­mi­na­re con un brut­to risve­glio per tut­ti gli inquilini.

Inve­ce, gra­zie al dia­lo­go costrui­to in que­sti mesi da Wai­ner e gli avvo­ca­ti (volon­ta­ri) del Resi­den­ce con il Comu­ne di Mila­no, il 18 apri­le A2A inte­sta la for­ni­tu­ra di elet­tri­ci­tà all’Associazione Clo­chard alla Riscos­sa per lo sta­bi­le di via Oglio, 8 . Un con­trat­to di 3 mesi, rin­no­va­bi­le fino a 1 anno. Que­sto con­trat­to supe­ra di fat­to la leg­ge Renzi/Lupi e apre un pre­ce­den­te uni­co a cui altre real­tà vir­tuo­se in Ita­lia potran­no rifar­si per riven­di­ca­re il dirit­to all’esistenza di pro­get­ti che nasco­no sì ai mar­gi­ni del­la lega­li­tà, ma spes­so per col­ma­re vuo­ti lascia­ti dal­la lega­li­tà mal pra­ti­ca­ta e dal­le istituzioni.

Nuo­vi sce­na­ri van­no apren­do­si per gli ospi­ti di via Oglio: pre­sto si costi­tui­rà l’Associazione Aldo Dice 26x1 e l’idea è di rea­liz­za­re anche una coo­pe­ra­ti­va che potrà diret­ta­men­te dare un lavo­ro agli ospi­ti del Resi­den­ce, men­tre con le isti­tu­zio­ni si sta cer­can­do una solu­zio­ne che con­sen­ta al Resi­den­ce Socia­le Aldo Dice 26x1 di ope­ra­re nel­la pie­na legalità.

Insom­ma, sem­bra si sia rag­giun­to un impor­tan­te tra­guar­do, sia per i fan­ta­sti­ci guer­rie­ri del Resi­den­ce Socia­le Aldo Dice 26x1 – che dav­ve­ro non han­no mol­la­to mai! — sia per la legi­sla­zio­ne sul dirit­to alla casa, che da oggi dovrà fare i con­ti con un pre­ce­den­te… eccellente!

Ora e sem­pre Resistenza!

Pos­si­bi­le Milano

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.