Germania: il rosso-rosso-verde alla prova del voto

Sarà questo sufficiente a superare le divergenze per compiere a livello locale una prova generale di quello che potrebbe avvenire a Berlino a fine settembre dopo le elezioni politiche, ovvero la formazione di un governo rosso-rosso-verde?

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 Il pros­si­mo 14 mag­gio il suc­ces­so del cen­tro­si­ni­stra in Rena­nia Set­ten­trio­na­le-Vest­fa­lia (NRW) non dipen­de­rà sola­men­te dall’”effetto trai­no” deter­mi­na­to dal­la can­di­da­tu­ra da par­te dei social­de­mo­cra­ti­ci (SPD) di Mar­tin Schulz e dal voto che vor­ran­no dare gli elet­to­ri alla pre­si­den­te uscen­te Han­ne­lo­re Kraft (SPD) per dimo­stra­re l’apprezzamento del lavo­ro fat­to. Mol­to dipen­de­rà anche dal nume­ro di voti rac­col­ti dagli allea­ti di un pos­si­bi­le gover­no ros­so-ros­so-ver­de al qua­le, oltre all’SPD, dovreb­be­ro par­te­ci­par­vi il par­ti­to di sini­stra Die Lin­ke (stan­do agli ulti­mi son­dag­gi, è pro­prio sul­la soglia del 5%, discri­mi­nan­te per entra­re al Land­tag NRW) e il par­ti­to ver­de Bünd­nis 90-Die Grü­nen.

I Ver­di negli ulti­mi anni han­no visto ridi­men­sio­na­ta l’ondata di con­sen­so che li ha por­ta­ti ad otte­ne­re la pre­si­den­za del Baden-Wüt­tem­berg e ad ave­re una rap­pre­sen­tan­za in tut­ti i par­la­men­ti regio­na­li fra il 2011 e il 2016 dopo il disa­stro di Fuku­shi­ma del mar­zo 2011. Per que­sto moti­vo si pre­sen­ta­no in NRW non più con un pro­gram­ma tra­sver­sa­le, ma con uno incen­tra­to sul­la dife­sa dell’ambiente e del ter­ri­to­rio, tema­ti­che per le qua­li i Ver­di si defi­ni­sco­no gli uni­ci in gra­do di offri­re un pro­gram­ma cre­di­bi­le. Alcu­ni dei pun­ti chia­ve sono:

  • por­re fine all’estrazione e al con­su­mo di ener­gie fos­si­li e sod­di­sfa­re il fab­bi­so­gno ener­ge­ti­co per il 50% tra­mi­te fon­ti rin­no­va­bi­li (sola­re, eoli­co, idroe­let­tri­co) entro il 2030;
  • favo­ri­re le azien­de che idea­no e fab­bri­ca­no pro­dot­ti vol­ti alla dife­sa dell’ambiente, gene­ran­do al tem­po stes­so cir­ca 100mila nuo­vi posti di lavo­ro nel set­to­re entro il 2025;
  • atti­va­re una rete di tra­spor­to pub­bli­co soste­ni­bi­le con nuo­ve piste cicla­bi­li, nuo­vi tre­ni acces­si­bi­li a tut­ti e sta­zio­ni di rica­ri­ca per auto elet­tri­che, sfa­vo­ren­do l’uso pri­va­to dell’auto e ridu­cen­do la costru­zio­ne di nuo­ve stra­de, pun­tan­do al man­te­ni­men­to del­la rete esistente.

Syl­via Löhr­mann, vice­pre­si­den­te uscen­te e can­di­da­ta di pun­ta, ci tie­ne poi a sot­to­li­nea­re che anche la fami­glia, il socia­le e la cit­ta­di­nan­za digi­ta­le han­no un ruo­lo cen­tra­le nel pro­gram­ma con cui i Ver­di si pre­sen­ta­no alle ele­zio­ni. Obiet­ti­vi per la pros­si­ma legi­sla­tu­ra sono:

  • la rifor­ma del siste­ma sco­la­sti­co, aumen­tan­do i posti dispo­ni­bi­li negli asi­li e ren­den­do l’attuale siste­ma meno eli­ta­rio e più inclu­si­vo, con un’attenzione par­ti­co­la­re rivol­ta a gli alun­ni con esi­gen­ze spe­cia­li;
  • il risa­na­men­to di tut­te le strut­tu­re pub­bli­che a par­ti­re dagli edi­fi­ci sco­la­sti­ci e dal­le infra­strut­tu­re dedi­ca­te allo sport e alla socia­liz­za­zio­ne;
  • l’incentivo di una poli­ti­ca sani­ta­ria vol­ta alla pre­ven­zio­ne e all’offerta di soste­gno nel­la ter­za età con un’adeguata assi­sten­za domi­ci­lia­re o pres­so resi­den­ze per anzia­ni, secon­do le neces­si­tà individuali;
  • la lega­liz­za­zio­ne del­la pro­du­zio­ne e distri­bu­zio­ne del­la can­na­bis, secon­do un model­lo controllato;
  • l’amplia­men­to dell’elettorato atti­vo ai 16enni per l’elezione del Land­tag e a tut­ti i cit­ta­di­ni resi­den­ti, anche stra­nie­ri, per le ele­zio­ni amministrative;
  • l’arginamento del popu­li­smo di estre­ma destra e del radi­ca­li­smo isla­mi­co inve­sten­do in mag­gio­re sicu­rez­za, nell’incre­men­to dell’organico di poli­zia e in poli­ti­che di con­trol­lo mira­te e mag­gior­men­te efficienti;
  • l’acces­so alla ban­da lar­ga per tut­ti entro il 2025, garan­ten­do un’ammi­ni­stra­zio­ne tra­spa­ren­te e al tem­po stes­so la pro­te­zio­ne dei dati personali.

La sini­stra di Die Lin­ke, che vede come can­di­da­ti di pun­ta il tan­dem Chri­stian Leye — Özlem Demi­rel, mira a rien­tra­re nel par­la­men­to regio­na­le del­la NRW dopo il risul­ta­to delu­den­te del 2012 (un mise­ro 2,5%, in calo di oltre 3 pun­ti rispet­to alle ele­zio­ni del 2010). Men­tre a livel­lo nazio­na­le Die Lin­ke sem­bra scon­ta­re un arre­tra­men­to in ter­mi­ne di con­sen­si dovu­to alla poli­ti­ca por­ta­ta avan­ti nel­la gestio­ne del­la cri­si migra­to­ria, a livel­lo regio­na­le sem­bra aver man­te­nu­to i risul­ta­ti otte­nu­ti alle ulti­me ele­zio­ni poli­ti­che del 2013 (6,1%).

Il pro­gram­ma pro­po­sto da Die Lin­ke ha mol­ti pun­ti in comu­ne con il pro­gram­ma dei Ver­di (crea­zio­ne di 500 mila nuo­vi posti di lavo­ro nell’istruzione, nel­la sani­tà e nel socia­le; rifor­ma del siste­ma sco­la­sti­co in sen­so mag­gior­men­te egua­li­ta­rio; eli­mi­na­zio­ne dell’uso di ener­gie fos­si­li a favo­re del­le rin­no­va­bi­li; rete di tra­spor­to pub­bli­co soste­ni­bi­le e acces­si­bi­le a tut­ti), ma pone l’accento su altre tema­ti­che, in par­ti­co­la­re sul­le poli­ti­che del lavo­ro e sul­la poli­ti­ca inter­na­zio­na­le. In par­ti­co­lar modo die Lin­ke si pro­po­ne di:

  • isti­tui­re a livel­lo regio­na­le un sala­rio mini­mo di 12€/ora e ridur­re la set­ti­ma­na lavo­ra­ti­va a 30 ore (attual­men­te, nel set­to­re pub­bli­co è di oltre 39 ore);
  • alleg­ge­ri­re il mer­ca­to del lavo­ro, modi­fi­can­do l’attuale siste­ma dei Cen­tri per l’impiego (Job­cen­ter) e limi­tan­do l’uso inap­pro­pria­to dei con­trat­ti a tem­po deter­mi­na­to, soprat­tut­to per le fasce d’età più giovani;
  • modi­fi­ca­re il siste­ma di tas­sa­zio­ne, impo­nen­do ali­quo­te pro­gres­si­ve, più alte per le fasce di red­di­to più ele­va­te e alleg­ge­ren­do la pres­sio­ne fisca­le sui red­di­ti medio-bassi;
  • por­ta­re avan­ti una poli­ti­ca paci­fi­sta, impe­den­do ad esem­pio all’esercito di recar­si pres­so le scuo­le per fare cam­pa­gne di reclu­ta­men­to tra gli studenti;
  • ban­di­re la pro­du­zio­ne di armi desti­na­te all’esportazione;
  • oppor­si ai trat­ta­ti di libe­ro scam­bio (come il CETA, il TTIP o il TiSA) così da favo­ri­re pra­ti­che social­men­te ed eco­lo­gi­ca­men­te sostenibili.

Entram­bi i par­ti­ti con cui trat­ta­re per una pos­si­bi­le coa­li­zio­ne non han­no rispar­mia­to cri­ti­che all’SPD: i Ver­di avreb­be­ro volu­to misu­re mag­gior­men­te inci­si­ve sul­le tema­ti­che del­le ener­gie rin­no­va­bi­li e del disin­cen­ti­vo dell’uso del mez­zo pri­va­to e potreb­be­ro non tran­si­ge­re nel cor­so del­le pros­si­me trat­ta­ti­ve; Die Lin­ke inve­ce ha accu­sa­to la pre­si­den­te uscen­te Kraft del­la scar­sa atten­zio­ne ver­so l’infanzia e l’istruzione, per cui un bam­bi­no su cin­que in NRW si tro­ve­reb­be in con­di­zio­ne di pover­tà e quin­di svan­tag­gia­to nell’accesso al siste­ma d’istruzione, con rica­du­te nega­ti­ve sul­le pro­spet­ti­ve lavorative.

Nell’ottica di for­ma­zio­ne di un gover­no di cen­tro­si­ni­stra sem­bra tut­ta­via esser­ci lo spa­zio per tro­va­re un accor­do su tema­ti­che chia­ve qua­li lavo­ro, istru­zio­ne e ambien­te.

Sarà que­sto suf­fi­cien­te a supe­ra­re le diver­gen­ze per com­pie­re a livel­lo loca­le una pro­va gene­ra­le di quel­lo che potreb­be avve­ni­re a Ber­li­no a fine set­tem­bre dopo le ele­zio­ni poli­ti­che, ovve­ro la for­ma­zio­ne di un gover­no rosso-rosso-verde?

Comi­ta­to Ger­ma­nia e Olan­da Possibile

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