Arriva Viva!, il community network al servizio della buona politica

Due anni fa abbiamo iniziato a disegnare su un foglio bianco la nostra organizzazione politica. Oggi abbiamo maturato l’esperienza necessaria per definire meglio le necessità che si incontrano quotidianamente in una comunità di persone che voglio fare Politica.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1499940143186{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Al Poli­ti­camp 2017, in pro­gram­ma que­sto wee­kend a Reg­gio Emi­lia, pre­sen­te­re­mo — dome­ni­ca mat­ti­na — la nuo­va piat­ta­for­ma di par­te­ci­pa­zio­ne e mobi­li­ta­zio­ne di Pos­si­bi­le. Per costrui­re gior­ni miglio­ri, tut­ti insieme.

Viva è un gestio­na­le che si pro­po­ne di aiu­ta­re le per­so­ne del­la comu­ni­tà di Pos­si­bi­le a lavo­ra­re insie­me e a orga­niz­za­re il lavo­ro in modo effi­ca­ce e meno fati­co­so. Soprat­tut­to vuo­le aiu­ta­re a ren­de­re più fles­si­bi­le e per­so­na­liz­za­bi­le il modo in cui le per­so­ne pos­so­no vive­re l’esperienza poli­ti­ca. L’obiettivo pri­ma­rio è quel­lo di dare tut­ti gli stru­men­ti per poter orga­niz­za­re più facil­men­te le cose che voglio­no fare.

Due anni fa abbia­mo ini­zia­to a dise­gna­re su un foglio bian­co la nostra orga­niz­za­zio­ne poli­ti­ca. Oggi abbia­mo matu­ra­to l’esperienza neces­sa­ria per defi­ni­re meglio le neces­si­tà che si incon­tra­no quo­ti­dia­na­men­te in una comu­ni­tà di per­so­ne che voglio fare Poli­ti­ca. Al nostro pro­get­to abbia­mo dato un nome che è un invi­to: Viva. Viva, come una comu­ni­tà di libe­ri pen­sa­to­ri che voglio­no costrui­re un mon­do miglio­re. Viva!, come l’entusiasmo che si respi­ra quan­do si sen­te di fare qual­co­sa di uti­le per tut­ti. Bre­ve­men­te illu­stria­mo di cosa si tratta.

Aper­to a tutti 

Ci si può regi­stra­re a Viva anche se non si è iscrit­ti, come su partecipazione.possibile.com, i dati saran­no poi con­di­vi­si dai due siste­mi. Viva aiu­te­rà chi vuo­le par­te­ci­pa­re e esse­re infor­ma­to del­le ini­zia­ti­ve dei vari comi­ta­ti. Baste­rà deci­de­re qua­li comi­ta­ti segui­re e in base alle pro­prie scel­te si avran­no le noti­fi­che giu­ste. In più ovvia­men­te ci si può iscri­ve­re a Pos­si­bi­le ed ave­re riscon­tro del­le pro­prie iscri­zio­ni e del­le pro­prie dona­zio­ni (pros­si­ma­men­te).

Gli spa­zi di discus­sio­ne e vota­zio­ne rimar­ran­no su par­te­ci­pa­zio­ne e sul­le Vie Pos­si­bi­li, ma non sarà neces­sa­rio ave­re più account: stes­sa email, stes­sa user­na­me e stes­sa password.

Non lascia­mo indie­tro nes­su­no

Il siste­ma sal­ve­rà tut­ti i vari con­tat­ti del­le per­so­ne che incon­tria­mo duran­te l’attività poli­ti­ca. Ad esem­pio chi com­pi­le­rà un nostro que­stio­na­rio oppu­re fir­ma un appel­lo, oppu­re anco­ra chi vor­rà par­te­ci­pa­re alle nostre ini­zia­ti­ve (quest’ultima cosa è in fase di svi­lup­po). In più que­sti con­tat­ti saran­no subi­to a dispo­si­zio­ne del grup­po che ha orga­niz­za­to l’iniziativa o la rac­col­ta firme.

Il model­lo Com­mu­ni­ty Net­work

A metà tra un social net­work e uno stru­men­to per le gesti­re le com­mu­ni­ty. Nes­su­no sen­ti­va il biso­gno di inven­ta­re un nuo­vo social net­work, che è pen­sa­to per il sin­go­lo uten­te e di cui inter­net è inva­sa. Quel­lo che voglia­mo fare inve­ce è col­le­ga­re le com­mu­ni­ty, cioè grup­pi di per­so­ne, cioè i nostri comi­ta­ti, infi­ne ovvia­men­te le per­so­ne che ne fan­no par­te. In que­sto Com­mu­ni­ty Net­work quin­di la rete sarà dop­pia: quel­la dei grup­pi e quel­la del­le per­so­ne che fan­no par­te di un grup­po. Tut­ti quel­li che han­no fat­to un po’ di volon­ta­ria­to o di poli­ti­ca san­no bene che ogni vol­ta che si crea un nuo­vo grup­po di lavo­ro, biso­gna sem­pre crea­re da capo la lista del­le per­so­ne che voglio­no par­te­ci­pa­re anche se si trat­ta di uni­re grup­pi di di per­so­ne che si cono­sco­no, grup­pi spes­so già con­so­li­da­ti. In più si rischia sem­pre di dimen­ti­ca­re qual­cu­no, che non ven­ga aggiun­to alla lista del­le email o al nuo­vo, enne­si­mo, grup­po Face­book o Wha­tsapp. Con Viva i grup­pi potran­no esse­re uni­ti sem­pli­ce­men­te con pochi click, e a quel pun­to tut­ti gli uten­ti dei saran­no infor­ma­ti e potran­no par­te­ci­pa­re atti­va­men­te. Ad esem­pio per una cam­pa­gna nazio­na­le o tema­ti­ca, se un comi­ta­to vor­rà ade­ri­re, tut­to il comi­ta­to (dai tes­se­ra­ti ai sim­pa­tiz­zan­ti) saran­no rag­giun­ti dal grup­po in modo dina­mi­co. In più i sin­go­li che vor­ran­no ade­ri­re auto­no­ma­men­te potran­no far­lo, seguen­do diret­ta­men­te il grup­po che orga­niz­za la cam­pa­gna nazio­na­le. Il model­lo pira­mi­da­le (drit­ta o rove­scia) è ampia­men­te supe­ra­to dal fat­to che i comi­ta­ti e i grup­pi potran­no deci­de­re come orga­niz­zar­si in qual­sia­si dire­zio­ne, secon­do le esi­gen­ze del momen­to. Rispet­to al model­lo oriz­zon­ta­le, a vol­te un po’ disper­si­vo, pro­via­mo a dare una strut­tu­ra, libe­ra però di evol­ver­si secon­do gli inte­res­si di chi vor­rà con­tri­bui­re a crear­la, insie­me. Sul foglio bian­co da cui sia­mo par­ti­ti abbia­mo dise­gna­to una gri­glia, pen­sia­mo che pos­sa aiu­ta­re a fare rea­liz­za­re pro­get­ti anco­ra più con­cre­ti. Dal foglio bian­co al foglio a quadretti.

Gli stru­men­ti

L’obiettivo di Viva è dare la cas­set­ta degli attrez­zi a tut­ti quel­li che voglio­no fare atti­vi­tà poli­ti­ca assie­me ai pro­pri com­pa­gni. Abbia­mo ini­zia­to a met­te­re in fila le esi­gen­ze quo­ti­dia­ne dei por­ta­vo­ce e degli atti­vi­sti e abbia­mo rea­liz­za­to una pri­ma serie di utensili:

  • new­slet­ter​: ogni grup­po può con­tat­ta­re i pro­pri iscrit­ti e i sim­pa­tiz­zan­ti diret­ta­men­te dal Viva per infor­mar­li di riu­nio­ni immi­nen­ti o ini­zia­ti­ve pubbliche;
  • questionari/raccolta firme​: si potran­no pro­muo­ve cam­pa­gne infor­ma­ti­ve a qual­sia­si livel­lo, dal nazio­na­le al quartiere;
  • tesseramento​: gli inca­ri­ca­ti dal comi­ta­to potran­no effet­tua­re i rin­no­vo del­le tes­se­re agli altri com­pa­gni di comi­ta­to diret­ta­men­te su Viva, sen­za dover inse­ri­re i dati ana­gra­fi­ci o acce­de­re all’account del­la per­so­na da rinnovare;
  • rac­col­ta fondi​: ogni grup­po o comi­ta­to potrà esse­re pro­mo­to­re del­la pro­pria rac­col­ta fon­di per rea­liz­za­re il pro­prio pro­get­to, che ser­va­no per un pro­get­to di bene­fi­cen­za o per una con­fe­ren­za par­ti­co­lar­men­te impor­tan­te, que­sto è uno stru­men­to impor­tan­tis­si­mo da uti­liz­za­re insie­me alle new­slet­ter per ren­di­con­ta­re pun­tual­men­te a chi ci ha dato fidu­cia (e fon­di) del lavo­ro svolto;

Que­sto è il “per ora”, abbia­mo già tan­te altre idee e aspet­tia­mo tan­ti altri sug­ge­ri­men­ti per miglio­ra­re Viva.

Lavo­ra per gli altri: gli inca­ri­chi orga­niz­za­ti­vi e i por­ta­vo­ce

Gli stru­men­ti sopra elen­ca­ti saran­no a dispo­si­zio­ne dei grup­pi attra­ver­so le per­so­ne che i grup­pi stes­si vor­ran­no indi­ca­re. Per ogni area di lavo­ro è sta­to pre­di­spo­sto un per­mes­so spe­ci­fi­co, lega­to a dop­pio filo al grup­po di appar­te­nen­za, per garan­ti­re la mas­si­ma sicu­rez­za dei dati e la giu­sta auto­no­mia di lavo­ro a chi vor­rà met­ter­si in gio­co e lavo­ra­re per tut­ti gli altri mem­bri del grup­po nel­le varie man­sio­ni dispo­ni­bi­li. I por­ta­vo­ce inve­ce avran­no facol­tà di super­vi­sio­na­re tut­to ciò che riguar­da le atti­vi­tà del pro­prio comi­ta­to. Solo in con­sul­ta­zio­ne però, non avran­no facol­tà di modi­fi­ca­re le infor­ma­zio­ni, a meno che non ne sia­no pre­vi­sti specificatamente.

I comi­ta­ti, i grup­pi, i pre­si­di e i coor­di­na­men­ti

Come ci inco­rag­gia a fare lo sta­tu­to di Pos­si­bi­le “I Comi­ta­ti che insi­sto­no in una stes­sa comu­ni­tà, o in un’area defi­ni­ta, sono tenu­ti a coor­di­nar­si con le moda­li­tà che riter­ran­no più demo­cra­ti­che ed effi­cien­ti.” (arti­co­lo 4 com­ma 10). Per age­vo­la­re que­sto tipo di col­la­bo­ra­zio­ne tra comi­ta­ti abbia­mo defi­ni­to tre nuo­ve tipo­lo­gie di raggruppamenti​ in Viva. Sen­za però modi­fi­ca­re la natu­ra del nostro Sta­tu­to, di fat­ti per le tre nuo­ve for­me di rag­grup­pa­men­ti non è pre­vi­sta la figu­ra del Por­ta­vo­ce, ma solo gli inca­ri­chi organizzativi.

  • Comi­ta­ti​: sono i rag­grup­pa­men­ti che costi­tui­sco­no l’ossatura di Pos­si­bi­le, dove gli iscrit­ti devo­no e pos­so­no eleg­ge­re il pro­prio Por­ta­vo­ce o i pro­pri dele­ga­ti per gli Sta­ti Gene­ra­li. La tes­se­ra è lega­ta ad un comi­ta­to, che da dirit­to di voto solo in quel­lo spe­ci­fi­co comi­ta­to. Ogni Iscrit­to avrà quin­di una rela­zio­ne principale​ con un solo comi­ta­to, poi potrà deci­de­re, come descrit­to sopra, di seguir­ne anche altri.
  • Presidi​: per valo­riz­za­re l’azione e la pre­sen­za di Pos­si­bi­le anche nei ter­ri­to­ri dove non si rie­sca a crea­re subi­to un comi­ta­to con 10 iscrit­ti, ma ci sia­no comun­que alcu­ne per­so­ne che voglia­no por­ta­re avan­ti l’azione poli­ti­ca anche sul pro­prio ter­ri­to­rio. Con l’obiettivo di crea­re pre­sto un nuo­vo comitato.
  • Coordinamenti​: i comi­ta­ti che sen­ti­ran­no l’esigenza di col­la­bo­ra­re con altri comi­ta­ti, per­ché insi­sto­no su uno stes­so ter­ri­to­rio potran­no richie­de­re al Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo la for­ma­zio­ne di un Coor­di­na­men­to, che avrà come det­to sopra, tut­te le fun­zio­na­li­tà ope­ra­ti­ve dei comi­ta­ti. Lo sche­ma è libe­ro, anche coor­di­na­men­ti e comi­ta­ti potran­no unir­si in coordinamenti.
  • Gruppi​: quel­li elen­ca­ti fino a qui han­no ideal­men­te, ma non neces­sa­ria­men­te, un ter­ri­to­rio a cui far rife­ri­men­to. I grup­pi sono tut­to ciò che non che non può esse­re ricon­dot­to alle defi­ni­zio­ni pre­ce­den­ti. Pos­so­no rag­grup­pa­re per­so­ne e comi­ta­ti che voglio­no unir­si per una bat­ta­glia comu­ne, oppu­re pos­so­no esse­re un grup­po di lavo­ro tema­ti­co tra­sver­sa­le a più comi­ta­ti di uno stes­so ter­ri­to­rio. Non ci sono limi­ti. Ini­zial­men­te per l’attivazione di pre­si­di, coor­di­na­men­ti e grup­pi si dovrà far rife­ri­men­to al Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo, dopo una pri­ma fase di ana­li­si dovrem­mo esse­re in gra­do di poter velo­ciz­za­re que­sta pro­ce­du­ra e ren­der­la auto gestita.

Limi­ti e pro­spet­ti­ve

Quel­lo che abbia­mo costrui­to è un pro­dot­to che con­tie­ne tan­te idee inno­va­ti­ve, che non abbia­mo tro­va­to sul mer­ca­to dei “gestio­na­li”, che abbia­mo costrui­to gra­zie all’impegno di alcu­ni nostri sim­pa­tiz­zan­ti e alcu­ni pro­fes­sio­ni­sti bra­vis­si­mi, che han­no cre­du­to nel pro­get­to, facen­do anche loro una scom­mes­sa. Pur­trop­po i fon­di neces­sa­ri per fare una app “cool” con gli effet­ti spe­cia­li e nomi illu­stri, che si sca­ri­ca sul cel­lu­la­re, che rima­ne per mesi un gran­de annun­cio per poi rive­lar­si pie­na di bug, che man­da le noti­fi­che sul cel­lu­la­re in cui segna­la i post da “con­di­vi­di se sei d’accordo” e crea la clas­si­fi­ca dei più civa­tia­ni… ecco, quei sol­di non li ave­va­mo. Abbia­mo fat­to con poche risor­se e tan­to corag­gio una scom­mes­sa sui mili­tan­ti e i sim­pa­tiz­zan­ti. Abbia­mo tan­te altre idee scrit­te nel­la lista del­le cose da fare e ci pia­ce­reb­be ave­re tan­ti riscon­tri da quel­lo che potre­te tro­va­re Viva e quel­lo che vor­re­ste in più. Abbia­mo la for­tu­na che que­sta appli­ca­zio­ne web è total­men­te espan­di­bi­le e miglio­ra­bi­le, gra­zie al con­tri­bu­to che vor­re­te dona­re in ter­mi­ni eco­no­mi­ci o di tem­po per svi­lup­pa­re le nuo­ve funzionalità.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.