[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1502201353701{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Una vergogna le immagini dello sgombero del Làbas con la forza dei manganelli. Immagini che sono il segno dell’incapacità e della mancanza di volontà politica delle istituzioni cittadine di trovare un terreno di dialogo con esperienze di innovazione sociale che cercano di dare risposte ai bisogni degli ultimi, spesso sopperendo all’insufficienza di quelle istituzionali.
Làbas rappresenta da anni una esperimento prezioso, aperto a tutti, che tenta di portare nel cuore di Bologna iniziative di welfare dal basso e nuove forme di mutualismo, seminando percorsi di integrazione a favore di tutta la città.
Gli sgomberi in simultanea di Làbas e Crash confermano una preoccupante tendenza in atto da tempo, quella di rispondere con forza e prepotenza a chi mette in discussione modelli che hanno contribuito ad aumentare le diseguaglianze e l’esclusione sociale. È doloroso che questa città, che della vitalità e della capacità di coesione del suo tessuto sociale ha fatto sempre un punto di forza, oggi stia chiudendo uno ad uno tutti gli spazi che propongono un’idea diversa di welfare, cultura e aggregazione.
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