Giro d’Italia in maglia nera

L’abbattimento delle disuguaglianze passa per quelle del diritto umano dell’abitare, quello dell’abitare passa, lungo tutto il Paese, per un concetto straordinariamente semplice e semplicemente giusto di locazione legale e regolare che in maglia rosa batta la maglia nera dell’evasione in giro per tutta l’Italia

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1502611900718{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]È que­sta un’estate cal­da come poche altre e nera come tut­te le altre. Il nero è quel­lo abi­ta­ti­vo, del­le loca­zio­ni di secon­de e ter­ze case ‘vacan­ze’. Vacan­ze ille­ga­li, insom­ma, esti­ve eva­sio­ni in tut­ti i sen­si, ai dan­ni degli stes­si con­dut­to­ri che in alcu­ni casi sono costret­ti a sog­gior­na­re in tali immo­bi­li non pre­sen­tan­do loro, il mer­ca­to, opzio­ni dif­fe­ren­ti. Altre­sì, natu­ral­men­te, ai dan­ni dell’intera comu­ni­tà, di un inte­ro Paese.

Tra quan­ti stan­no leg­gen­do il pre­sen­te pez­zo, è pro­ba­bi­le sia­no sta­ti in mol­ti ad esser­si tro­va­ti – maga­ri da stu­den­ti fuo­ri sede o da vacan­zie­ri che alme­no duran­te le ferie non voglio­no tro­var­si costret­ti a com­bat­te­re con­tro i neri muli­ni a ven­to per goder­si il meri­ta­to ripo­so – alme­no una vol­ta nel­la vita costret­ti ad accet­ta­re una situa­zio­ne di affit­ti in nero.

La CGIA di Mestre sti­ma in alme­no 950.000 uni­tà immo­bi­lia­ri affit­ta­te a cano­ni neri in tut­ta Ita­lia, il che equi­va­le a 5 miliar­di di euro ton­di non dichia­ra­ti, dati che non ten­go­no con­to del­le due spe­ci­fi­ci­tà sum­men­zio­na­te: i “con­trat­ti” rife­ri­ti al milio­ne e mez­zo di stu­den­ti uni­ver­si­ta­ri che, per qua­si tut­to l’anno, risie­do­no fuo­ri sede, e le situa­zio­ni del­le case di villeggiatura.

La pro­ble­ma­ti­ca è del tut­to siste­mi­ca e siste­ma­ti­ca, e costi­tui­sce una del­le più rile­van­ti fet­te dell’evasione fisca­le in Ita­lia, con­tri­buen­do in manie­ra deci­si­va ad affos­sa­re il siste­ma-Pae­se, diva­ri­can­do la dise­gua­glian­za con­tri­bu­ti­va tra quan­ti loca­no legal­men­te e quan­ti, affit­tan­do a nero, cau­sa­no un aumen­to del­la pres­sio­ne fisca­le loca­ti­zia gene­ra­le, indi­stin­ta e indi­scri­mi­na­ta a dan­no di tutti.

Dal 1° luglio scor­so sono scat­ta­ti nume­ro­si con­trol­li, par­te di un pia­no straor­di­na­rio – che tut­ta­via dovreb­be esse­re pia­no per­ma­nen­te, non ‘spot’ una tan­tum – di inter­ven­ti per la tute­la del­l’e­co­no­mia lega­le nel perio­do esti­vo nel­le loca­li­tà turi­sti­che di mag­gior richiamo.

Il risul­ta­to? Del­le 811 veri­fi­che effet­tua­te le vio­la­zio­ni riscon­tra­te sono sta­te 450, con una casa su due risul­ta­ta irre­go­la­re: di que­ste, ben 370 era­no affit­ta­te a nero.

In un idea­le-ille­ga­le giro dal nord al sud del­lo sti­va­le, non si man­ca di tro­va­re maglie nere ad ogni tappa.

Al nord, Vene­zia: è emer­so come si subaf­fit­ti­no ai turi­sti per­si­no le case popo­la­ri. Un busi­ness che rie­sce a frut­ta­re anche 1500 euro al mese (in nero, ovvio!), per­pe­tra­to da eva­so­ri fisca­li a dan­no e bef­fa, oltre che del Comu­ne, del Pae­se e dei vacan­zie­ri, anche di chi avreb­be sacro­san­to dirit­to ad abi­ta­re quel­le case.

Al cen­tro, Anzio: il caso più cla­mo­ro­so è for­se quel­lo di un cir­co­lo spor­ti­vo di pro­prie­tà comu­na­le tra­sfor­ma­to in disco­te­ca, con tan­to di cene e feste pri­va­te a bor­do pisci­na, per cui i gesto­ri non solo han­no usu­frui­to del­le age­vo­la­zio­ni fisca­li per gli enti no pro­fit (!), ma non si sono nep­pu­re degna­ti l’af­fit­to, con un dan­no di 170mila euro (!!) per le cas­se comu­na­li. Una truf­fa a tut­to campo.

Al sud, Gal­li­po­li: in nero affit­ta­va­no per­si­no i bal­co­ni. Una bran­di­na nera sul bal­co­ne? 10 euro. I finan­zie­ri si son tro­va­ti davan­ti case “pol­la­io” pri­ve dei mini­mi requi­si­ti igie­ni­co-sani­ta­ri – oltre che fisca­li, ça va sans dire – e riem­pi­te con un nume­ro ecces­si­vo di inqui­li­ni tra i 16 e i 28 anni; in un caso era loca­to per­si­no un depo­si­to sen­za impian­to di area­zio­ne e nes­su­na finestra.

Tut­to que­sto, oltre a non esse­re lega­le né digni­to­so, non è equo. Il dirit­to all’abitare, in pri­mis il dirit­to di chi paga la pro­pria loca­zio­ne, è dirit­to a non affon­da­re nel nero, ma abi­ta­re nel­la lega­li­tà. Non è pos­si­bi­le paga­re per far­si deru­ba­re. Non è pen­sa­bi­le di paga­re per ren­der­si ille­ga­li.

L’abbattimento del­le disu­gua­glian­ze pas­sa per quel­le del dirit­to uma­no dell’abitare, quel­lo dell’abitare pas­sa, lun­go tut­to il Pae­se, per un con­cet­to straor­di­na­ria­men­te sem­pli­ce e sem­pli­ce­men­te giu­sto di loca­zio­ne lega­le e rego­la­re che in maglia rosa bat­ta la maglia nera dell’evasione in giro per tut­ta l’Italia.

Per­ché la lega­li­tà non può anda­re in ferie. Tut­tal­più in fuga.

L’eguaglianza non può anda­re in vacan­za. Tan­to­me­no in nero.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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