[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1506271298678{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]È gravissimo che i rappresentanti della comunità LGBTI*, ed in particolare l’associazione Famiglie Arcobaleno, siano stati escluse dalla Conferenza sulla Famiglia indetta dal Governo o invitati, come nel caso di Agedo, solo come uditori senza possibilità di intervento.
È un fatto inaccettabile, una scelta che evidenzia un atteggiamento di discriminazione verso i bambini che nascono e/o crescono in famiglie omoparentali.
Chiederemo spiegazioni al Governo sui meriti dell’esclusione da una conferenza che deve parlare e discutere anche di quei nuclei familiari.
Inoltre ribadiamo che anche il titolo stesso della conferenza sia inappropriato: non si può parlare di famiglia quando è chiaro a tutti che intorno a noi esistono tante forme diverse di relazioni familiari. Sembra una sciocchezza ma è il caso di cominciare a parlare di FamigliE. La discriminazione passa anche dal linguaggio e dalla narrazione di questi temi
Lo abbiamo detto già in fase di discussione delle Unioni Civili e lo ripetiamo anche oggi: non si può accettare in uno stato di diritto che ci siano minori di serie A e minori di serie B, discriminati da quelle stesse istituzioni che hanno il compito di tutelarli insieme con le loro famiglie. Per questo siamo convinti della necessità di una riforma del diritto di famiglia che riconosca anche le Famiglie Arcobaleno, e dell’apertura delle adozioni anche ai single, eterosessuali ed omosessuali, come accade già in tantissime altre realtà europee e del mondo.
Possibile ha dichiarato apertamente il proprio sostegno alle Famiglie Arcobaleno e alla comunità LGBTI* tutta nelle sue rivendicazioni che riteniamo fondamentali per far avanzare il nostro Paese sul terreno della civiltà e del rispetto. Per questo anche nel nostro Manifesto siamo stati chiarissimi su questi temi. Abbiamo ben chiaro da che parte della barricata stare e, mi sembra evidente, anche il Governo. Ecco: non mi pare che siamo posizionati sulla stessa metà campo.
Per questi motivi sosteniamo l’appello lanciato da Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow e Agedo per chiedere che venga assolutamente modificata questa decisione accogliendo alla Conferenza anche i rappresentanti del mondo LGBTI*.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]