“Un raggiro, in apparenza legale, mostra la fragilità e l’inconsistenza delle norme a tutela dei risparmiatori nel nostro Paese. Il meccanismo è stato svelato durante un’audizione alla Commissione d’inchiesta sulle banche. Il direttore generale della Consob ha infatti spiegato che il collocamento di 400 milioni di euro di aumento di capitale in Veneto Banca è avvenuto trasformando normali risparmiatori, spesso ignari della reale rischiosità dell’operazione proposta dalla banca, in esperti investitori. Come? Facendo sottoscrivere al cliente un questionario in cui dichiara, con un sì o con un no, se conosce il funzionamento e i rischi del prodotto finanziario acquistato”. Lo dichiarano il segretario e deputato di Possibile, Pippo Civati, e il parlamentare dello stesso partito, Andrea Maestri.
“I clienti cosiddetti al dettaglio — aggiungono i due esponenti di Possibile — sono quelli con minore esperienza e conoscenza finanziaria e vengono individuati come ideali ‘polli da spennare’, perché ripongono totale fiducia e affidamento nell’assistenza dell’intermediario. A giugno 2016 noi di Possibile abbiamo presentato una proposta di legge per rendere obbligatorio l’inserimento degli scenari probabilistici nei prospetti di offerta al pubblico di strumenti e prodotti finanziari. Ieri come oggi, ferme restando le gravi responsabilità di chi ha agito dolosamente per carpire la buona fede di ignari risparmiatori, riteniamo che si debba intervenire sulle norme per imporre una corretta ed esaustiva informazione ai clienti delle banche”.
“Si tratta — proseguono Civati e Maestri — di instillare robusti anticorpi nel sistema, per difendere più efficacemente cittadini, clienti e consumatori. La nostra proposta di legge ha origine dalla preoccupazione che il cittadino non comprenda le informazioni a disposizione che rischiano di risultare incomprensibili al risparmiatore di media educazione finanziaria: bisogna fornire spiegazioni adeguate sulle caratteristiche fondamentali dei prodotti finanziari che aiutino gli investitori al momento di valutare se investire o meno”.
“Rilanciamo quindi — concludono i deputati di Possibile — la nostra proposta di legge perché rappresenta una soluzione strutturale per affrontare e risolvere equamente eventuali ulteriori episodi di default di banche e il conseguente rischio di perdite ingenti da parte di sottoscrittori di titoli ignari del rischio”.