[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nel luglio 2016 con Possibile abbiamo deciso di dare il via a “Europa delle possibilità”, un percorso di formazione sull’Unione Europea, il suo funzionamento e le opportunità che offre, e l’abbiamo fatto perché in un periodo storico in cui sembra crescere a dismisura il distacco percepito tra cittadini ed istituzioni europee, sentiamo la necessità di offrire strumenti che contribuiscano a ridurre le distanze, a capire il funzionamento e le dinamiche del processo decisionale europeo, a comprendere che quelle che affrontiamo nelle aule del Parlamento europeo sono questioni fondamentali che riguardano direttamente la vita e le difficoltà dei cittadini europei e i nostri territori.
Un anno fa, proprio il 28 novembre, ci ha lasciato Gianclaudio Pinto, amico carissimo e compagno di mille battaglie. E’ a lui che vogliamo dedicare questo percorso di formazione, sapendo quanto ritenesse importante la formazione politica, e sperando di poter contribuire a formare giovani e meno giovani, attivisti ed amministratori, che possano dedicarsi all’impegno per gli altri e per la cosa pubblica con la straordinaria generosità e passione con cui ci ha insegnato a farlo Gianclaudio. Perché i semi che ci ha lasciato, e che annaffieremo con cura ogni giorno, possano continuare a germogliare.
A un anno di distanza dalla prima edizione del percorso di formazione, la situazione in cui versa l’Unione Europea non è migliorata, non abbiamo ancora abbastanza Unione in quest’Europa e gli egoismi nazionali continuano ad impedire di mettere in campo risposte efficaci alle crisi ed alle difficoltà quotidiane dei cittadini, e ad impedire di mettere in comune competenze ad un livello più adeguato ad affrontare le grandi sfide che ci troviamo di fronte, che sono tutte sfide comuni, europee e globali — da quella migratoria a quella climatica, da quella sociale a quella della giustizia fiscale, da quella della politica estera alla democratizzazione dei processi -, ed in quanto tali necessitano di risposte europee forti e condivise.
Ecco perché il denso programma di quest’anno intende fornire ai partecipanti strumenti sia tecnici che politici per comprendere meglio il funzionamento dell’Unione Europea, le criticità e le possibili soluzioni, e poter cogliere anche le tante opportunità che offre.
Avrò il piacere di accogliere i partecipanti già mercoledì sera a Bruxelles per una cena di benvenuto che sarà anche occasione di confrontarci sull’attualità politica, le nostre battaglie europee e le maggiori sfide su cui si gioca il futuro dell’UE. Giovedì mattina inizieremo con il prezioso contributo del segretario Giuseppe Civati ed Andrea Pertici, con una riflessione sulle prospettive future dell’UE, e gli interventi indispensabili per rafforzare democrazia, partecipazione e trasparenza nei processi decisionali, a partire dai Trattati. Poi racconterò il lavoro svolto in questi anni al Parlamento europeo, nelle diverse commissioni, ed in particolare la battaglia contro evasione ed elusione fiscale delle multinazionali, e lo straordinario risultato ottenuto nel lungo negoziato di un anno e mezzo sulla riforma del Regolamento di Dublino di cui sono stata relatrice per il gruppo S&D. A seguire sarà Giulia Vignolo, avvocata internazionalista e co-portavoce del Comitato Europeo di Possibile, a dare brevi cenni storici sull’UE e di funzionamento delle istituzioni europee ed a proporci un approfondimento sul CETA. Dopo la visita al Parlamento Europeo, vi sarà l’indispensabile approfondimento sui fondi europei, con una panoramica complessiva sui finanziamenti a cura di Matteo Salvai, funzionario della DG REGI della Commissione europea, e a seguire discuteremo di economia circolare e sviluppo sostenibile grazie all’intervento di Fulvia Raffaelli, capo unità della DG GROW della Commissione europea. Infine, saranno presentate le basi dell’euro-progettazione, con Andrea Collavini della camera di commercio Italiana a Bruxelles. Venerdì mattina analizzeremo lo stato dell’arte sulla Brexit, anche dal punto di vista procedurale, con Annalisa Gliubizzi, responsabile per il Gruppo S&D dei lavori del Parlamento Europeo sul Brexit, e concluderemo con una riflessione sul rapporto tra i media e l’UE, discutendo con Lorenzo Consoli, corrispondente di lungo corso a Bruxelles, ed ex presidente dell’Association de la Presse Internationale.
Sarà una tre giorni molto intensa, e tutti i partecipanti avranno poi la responsabilità di proseguire il percorso sui propri territori e coi propri comitati di Possibile, affinché questi strumenti possano essere patrimonio di tutti e contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza di quel che accade e si decide a Bruxelles, e dell’investimento necessario, sui nostri territori, sulle competenze che servono per imparare a sfruttare al meglio le opportunità europee.
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