“La ministra Pinotti, oggi su Repubblica, conferma l’imminenza di un decreto legge per autorizzare una missione militare in Niger, molto consistente per numero e per finalità operative. È gravissimo che il Parlamento sappia dell’esistenza di questa futura missione da anticipazioni giornalistiche e che la ministra prima di venire in Parlamento a informare le camere scelga di farsi intervistare da un quotidiano per parlarne all’opinione pubblica”. Lo dichiarano il capogruppo alla Camera di Sinistra Italiana-Possibile, Giulio Marcon, e il segretario di Possibile, Giuseppe Civati, esponenti di Liberi e Uguali, commentando le parole della ministra Pinotti.
“È l’ennesimo sfregio — aggiungono i due deputati — del governo e dei suoi ministri contro il Parlamento, proprio su un tema di una delicatezza estrema, quello di una missione militare così delicata e pericolosa. Non capiamo come potrà essere convertito in legge un decreto a camere sciolte, se non con un diktat, costringendo il parlamento solo a ratificare, senza discutere e approfondire una scelta così delicata. Si tratta di una missione che ha tra i suoi principali obiettivi il blocco militare dei flussi di rifugiati e migranti verso il mediterraneo: una scelta miope e disumana di fronte ad un dramma epocale che avrebbe bisogno di politiche e solidarietà e non di carri armati”.
“Infine — concludono Civati e Marcon — la Pinotti dice che nella scorsa campagna elettorale c’è stato ‘accanimento’ a destra e a sinistra contro gli F35. Ma la destra in questa legislatura ha sempre votato a favore degli F35 e la ministra si è sempre trovata in buona compagnia della Lega e di Forza Italia. L’accanimento’ vero è quello contro i cittadini, costretti a subire una spesa di miliardi e miliardi per un inutile cacciabombardiere mentre in queste ore, mentre si discute la legge di bilancio, si negano le risorse per stabilizzare i lavoratori precari del Cnr e per abolire il superticket”.