[vc_row][vc_column][vc_column_text]L’ordinanza contingibile e urgente emessa dal Sindaco di Como Landriscina “a tutela della vivibilità urbana e del decoro del centro urbano” introduce per 45 giorni nella zona centrale della città il divieto di mendicare “in forma dinamica” e “in forma statica” e il divieto di bivacco, stazionamento e accattonaggio, in strada e sotto i portici di alcune chiese.
Il mancato rispetto del divieto è punito con una sanzione pecuniaria da euro 50 ad euro 300: destinatari sono mendicanti, clochard, persone costrette a vivere in strada, che notoriamente girano con banconote di grosso taglio e carte di credito in tasca.
Il sindaco zelante dichiara nella sua ordinanza di essere preoccupato “per la sensazione di insicurezza che deriva dagli scenari sopra illustrati”.
Si è passati dalla sicurezza alla sua percezione e da questa addirittura alla mera sensazione: tu chiamale, se vuoi, emozioni.
Sensazioni suscitate da scenari di guerra: i poveri che intralciano lo shopping natalizio e che smorzano il luccichio di addobbi e luminarie con la loro sgradevole presenza.
Peccato che la guerra sia mossa non contro le ragioni della povertà (con misure tese a togliere dalla strada le persone in difficoltà, a dare loro almeno un tetto, una coperta e un pasto caldo) ma direttamente contro i poveri.
Fare la guerra direttamente ai poveri non costa praticamente nulla (giusto il tempo impiegato da un funzionario comunale per scrivere un’ordinanza come questa) e rende politicamente tantissimo.
Eppure — udite, udite — questa odiosa ordinanza è legittima, se per legittimità intendiamo conforme alla legge: sì, perché l’ordinanza non fa altro che applicare l’art. 50 del Testo Unico degli Enti Locali come riscritto dal decreto Minniti – Orlando del 20 febbraio 2017 n. 14.
È legittima ma incostituzionale, perché incostituzionale è il decreto Minniti – Orlando, laddove dilata in misura abnorme e in modo indeterminato il potere extra ordinem dei sindaci “in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana”, incidendo su beni di rango costituzionale come la libertà personale e quella di circolazione e discriminando i cittadini in base alle loro condizioni sociali e personali.
Dunque, la mente (o, se preferite, i re magi) del presepe al contrario di Como sono i ministri Minniti e Orlando (esponenti di spicco del PD) e il braccio è il sindaco Landriscina (a guida di una coalizione tra Forza Italia, Lega e FdI).
Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra, direbbe Giorgio Gaber.
Giuseppe Civati
Andrea Maestri[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]