Con Liberi e Uguali un programma credibile e radicale nelle proposte

Linee programmatiche che guideranno la nostra campagna elettorale, che ci candidiamo a rappresentare, che sono il nostro impegno per cambiare il paese.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Un nuo­vo per­cor­so che si fon­da su un pro­gram­ma con­di­vi­so, «in un’Italia  — come ha det­to Ros­sel­la Muro­ni nel­la sua rela­zio­ne intro­dut­ti­va — in cui nes­su­no più scri­ve pro­gram­mi poli­ti­ci e in cui le pro­mes­se elet­to­ra­li sono sta­te pun­tual­men­te tra­di­te». Come soste­nia­mo da tem­po, «un pro­gram­ma di gover­no cre­di­bi­le, atten­to ai con­ti e ​radi­ca­le nel­le pro­po­ste». Dal­la sua fon­da­zio­ne Pos­si­bi­le lavo­ra esat­ta­men­te con que­sto oriz­zon­te, l’o­riz­zon­te del­l’ugua­glian­za che abbia­mo nel nostro sim­bo­lo, che oggi vedia­mo rea­liz­za­to anche gra­zie a un con­tri­bu­to deci­si­vo del Mani­fe­sto: era pre­ci­sa­men­te quan­to auspi­ca­va­mo sin dal­l’i­ni­zio.

Mol­te del­le nostre pro­po­ste han­no tro­va­to spa­zio e cen­tra­li­tà nel­la rela­zio­ne di Ros­sel­la Muro­ni, a par­ti­re dal­la scel­ta di un chia­ro inve­sti­men­to nel­la scuo­la e nel­la ricer­ca («la pri­ma cosa», anche nel­la pro­po­sta di Libe­ri e Ugua­li) e di un pro­get­to di con­ver­sio­ne eco­lo­gi­ca del­l’e­co­no­mia che sia la chia­ve di vol­ta non solo per la soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le, ma anche per la cre­sci­ta eco­no­mi­ca: «un pia­no cli­ma ed ener­gia che por­ti nel 2030 a un pae­se Car­bon-free», per­ché «così si fer­ma­no le guer­re del petro­lio».

Uno (e uno solo) con­trat­to a tute­le cre­scen­ti, veri, che por­ti a pie­ne tute­le per le qua­li il «reces­so potrà avve­ni­re solo in caso di giu­sta cau­sa e giu­sti­fi­ca­to moti­vo, con l’applicazione del­le tute­le pie­ne in caso di licen­zia­men­to ille­git­ti­mo».

Un wel­fa­re per tut­te e tut­ti, in cui «il red­di­to di inclu­sio­ne deve diven­ta­re uno stru­men­to rea­le e con­cre­to, uni­ver­sa­le, di con­tra­sto alla pover­tà asso­lu­ta e che sup­pli­sca alla discon­ti­nui­tà lavorativa​».

Un siste­ma fisca­le che pre­mi il lavo­ro attra­ver­so il prin­ci­pio costi­tu­zio­na­le del­la pro­gres­si­vi­tà, «che chie­da un con­tri­bu­to più ele­va­to alle per­so­ne con più red­di­ti e patri­mo­ni (il con­tra­rio dell’imposta piat­ta, flat tax), per una rifor­ma del­le ali­quo­te Irpef che vada a bene­fi­cio di chi gua­da­gna fino a 35mila euro all’anno».

Un’u­gua­glian­za nei dirit­ti, in cui «il matri­mo­nio deve esse­re un isti­tu­to uni­co, acces­si­bi­le a tut­te e tut­ti con il pie­no ed egua­le rico­no­sci­men­to di tut­ti i lega­mi affet­ti­vi, com­pre­si quel­li del­le cop­pie LGBT, una pari­tà dei dirit­ti anche sul pia­no del­la geni­to­ria­li­tà».

Sul­le migra­zio­ni e l’ac­co­glien­za non avrem­mo potu­to uti­liz­za­re paro­le miglio­ri: «dob­bia­mo gesti­re le migra­zio­ni con razio­na­li­tà, abo­len­do la Bos­si-Fini, intro­du­cen­do un per­mes­so di ricer­ca lavo­ro e mec­ca­ni­smi di ingres­so rego­la­ri, pro­muo­ven­do la nasci­ta di un uni­co siste­ma di asi­lo euro­peo che supe­ri il cri­te­rio del pae­se di pri­mo acces­so e che com­pren­da cana­li uma­ni­ta­ri e mis­sio­ni di sal­va­tag­gio». Abbia­mo infi­ne apprez­za­to le paro­le spe­se da Muro­ni a dife­sa del­l’o­pe­ra­to del­le Ong.

Un pro­gram­ma euro­pei­sta, che miri al tra­guar­do di un’U­nio­ne pie­na­men­te demo­cra­ti­ca.

Linee pro­gram­ma­ti­che che gui­de­ran­no la nostra cam­pa­gna elet­to­ra­le, che ci can­di­dia­mo a rap­pre­sen­ta­re, che sono il nostro impe­gno per cam­bia­re il pae­se.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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