[vc_row][vc_column][vc_column_text]“Sono trascorsi due anni dalla scomparsa di Giulio Regeni, ma la verità è ancora molto lontana. E questo è accaduto soprattutto per la debolezza del governo italiano nei confronti dell’Egitto. Sul sequestro e l’omicidio di Giulio ha infatti prevalso la logica spietata, per noi inaccettabile, della realpolitik. Pur di tenersi buono il presidente al-Sisi, considerato un alleato fondamentale, Palazzo Chigi e la Farnesina hanno evitato di assumere decisioni drastiche. Anzi a Ferragosto, nel pieno del periodo di vacanze, è tornato anche l’ambasciatore italiano al Cairo”. Lo dichiara il deputato di Possibile, Andrea Maestri, esponente di Liberi e Uguali, alla vigilia dell’anniversario del sequestro di Regeni, avvenuto il 25 gennaio 2016.
“Sono comunque incoraggianti — aggiunge Maestri — le numerose cerimonie di commemorazione di Regeni, perché segnalano un fatto importante: migliaia di cittadini vogliono conoscere cosa è accaduto in Egitto due anni fa. E noi ci batteremo sempre per far emergere la verità: è l’unico modo per rendere giustizia a Giulio”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]