[vc_row][vc_column][vc_column_text]L’assemblea nazionale di Liberi e Uguali aveva votato un regolamento praticamente all’unanimità (tranne un astenuto, a questo punto molto lungimirante) che diceva così:
Per ottenere questi risultati dobbiamo portare in Parlamento le donne e gli uomini migliori. Per questo vogliamo darci dei criteri e continuare quel percorso democratico che ha già preso vita sui territori.
Nel comporre le liste, per perseguire quanto previsto nel primo capoverso, si metteranno in atto un numero limitato di pluricandidature.
Le liste saranno approvate dalla presidenza dell’assemblea entro il 22 gennaio, tenendo conto delle rose di candidature emerse dalle assemblee regionali di Liberi e Uguali.
Non possono essere candidati:
a. coloro che ricoprono incarichi elettivi incompatibili col mandato parlamentare, salvo limitate e motivate eccezioni;
b. coloro che hanno ricoperto la carica di parlamentare nazionale per la durata di due legislature complete, salvo un numero limitato e motivato di deroghe.
Questi principi sono stati difesi in ogni modo da Possibile, che si è ritrovato a discutere una proposta che non li rispetta che in minima parte. Le nostre candidature erano tutte legate alla comunità di provenienza e credevamo che dovesse essere un criterio osservato da tutti. Così non è stato. E lo diciamo con dispiacere perché non è mai giusto non rispettare i criteri votati dalle assemblee e negare il coinvolgimento dei livelli locali, se non solo parzialmente e quando tutto è ormai stabilito.
Per questa ragione ci siamo trovati di fronte a una scelta abissale: provare a correggere l’impostazione della lista — almeno in parte, superando l’indignazione per non essere stati messi a parte della sua elaborazione — e a individuare soluzioni che rispettassero, il più possibile, quei criteri, da una parte. E, dall’altra, abbandonare il progetto, dovendo rinunciare a una qualsivoglia rappresentanza di Possibile. Non ce la siamo sentiti di prendere questa seconda decisione, anche perché ci è stato fatto osservare che una votazione su questo da parte nostra sarebbe stato esiziale per la nostra partecipazione al progetto. Quindi, la domanda sarebbe stata già una risposta.
Tutto ciò che avete letto sui giornali, compreso il lancio del posacenere, buttatelo via.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]