[vc_row][vc_column][vc_column_text]“Le dichiarazioni di Minniti hanno dell’incredibile, il ministro funziona al contrario: sostiene di aver rimandato i migranti nei lager libici a subire torture, per non indurre in tentazione violenta fascisti e razzisti. Ricorda chi sostiene che per fermare la violenza sulle donne bisogna che si coprano e si chiudano in casa. Anziché occuparsi di fermare l’escalation di violenza e intimidazioni di stampo fascista, Minniti impedisce manifestazioni antifasciste. Con le sue gravi parole sta dando ragione a Salvini, che dice che il problema sono gli immigrati, più di chi spara contro di loro”. Lo affermano Giuseppe Civati e Elly Schlein, segretario ed europarlamentare di Possibile ed esponenti di Liberi e Uguali, in merito alle affermazioni del ministro dell’Interno apparse oggi su diversi organi di stampa.
“Minniti e le sue politiche di respingimento — aggiungono Civati e Schlein — hanno una responsabilità nell’aver rafforzato la destra, sfondando un argine che ora fa temere l’immigrato anche all’elettorato di centrosinistra, come riportano i sondaggi. Mutuare politiche e linguaggi di destra non fa che rafforzare la destra, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La vera battaglia era per una maggior condivisione delle responsabilità sull’accoglienza a livello europeo, ma su questo Minniti non dice nulla, e nemmeno su un sistema di accoglienza tenuto emergenziale perché fa comodo a pochi”.
“A poco servono i distinguo e i continui richiami di Minniti ai principi di legalità e democrazia — concludono gli esponenti di Leu — se l’effetto pratico è da un lato quello di ignorare le violazioni dei diritti umani in Libia come in gran parte dell’Africa, mentre dall’altro gruppi neofascisti agiscono indisturbati, compiendo aggressioni e facendo apertamente propaganda xenofoba”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]