Ieri sera, in diretta a 8 e 1/2, Renzi ha mostrato orgogliosamente la prima pagina de Il Giornale del 18 dicembre scorso.
“Grazie Grasso”, titolava Sallusti per dire che Liberi e Uguali avrebbe diviso il centrosinistra e aiutato il centrodestra a vincere le elezioni.
Il fatto curioso è che accanto a Renzi, nella stessa trasmissione, c’era proprio il direttore de Il Giornale, sorridente e lusingato dalla inattesa citazione. Questo incongruo siparietto è avvenuto alla fine di una trasmissione che è stata a suo modo rivelatrice. Renzi e Sallusti si sono trovati d’accordo sulla maggior parte delle questioni.
Il primo ha riconosciuto a Berlusconi una visione dell’Europa paragonabile a quella della Merkel e molto lontana all’anti europeismo dell’alleato fittizio Salvini. In cambio, Sallusti ha plaudito alle politiche di Minniti sull’immigrazione e poi entrambi hanno attaccato i nemici comuni 5stelle.
Assistere a questo scambio di cortesie ha reso evidente che non c’è bisogno di aspettare il 4 marzo per vedere concretizzata la grande alleanza dal cabotaggio piccolo piccolo tra PD e Forza Italia. Sono già d’accordo e non hanno paura di farlo vedere.
Gli appelli al “voto utile”, per cui Liberi e Uguali sarebbe il nemico, sono utili soltanto a Renzi e al suo amico Sallusti per suggellare le loro già larghissime intese.
Liberi e Uguali, invece, sta dando la possibilità agli elettori di sinistra di questo Paese di non essere coinvolti in questo penoso gioco delle parti. Siamo l’unica alternativa possibile ai pateracchi e agli inciuci. Gli unici veri avversari di quei pochi che si stanno mettendo d’accordo alle spalle degli italiani.
Quindi sì, è veramente il caso di dirlo: Grazie Grasso.