Possibile, Brignone: «Si insedia governo più di destra, sessista e omofobo della Repubblica»

Noi siamo sempre stati unitari, da prima ancora di essere Possibile. Ma unità non vuole dire annullarsi, o chiedere a qualcuno di farlo, vuol dire valorizzare e potenziare le capacità di ciascuno, trovando un linguaggio comune, per crescere tutti.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]“Diventare la pri­ma segre­ta­ria di un par­ti­to di sini­stra nel momen­to in cui si inse­dia il gover­no più di destra, ses­si­sta, omo­fo­bo che la sto­ria repub­bli­ca­na ricor­di. Una roba sem­pli­ce mai. Ma per usci­re da que­sta not­te è tem­po di lascia­re le ana­li­si sul­la sini­stra, i con­ve­gni sul­la sini­stra, le paro­le sul­la sini­stra, per tor­na­re a far­la, la sini­stra. Biso­gna fem­mi­ni­liz­za­re la poli­ti­ca, rifiu­ta­re una moda­li­tà musco­la­re e testo­ste­ro­ni­ca di affron­ta­re le que­stio­ni”. Lo affer­ma la segre­ta­ria di Pos­si­bi­le, Bea­tri­ce Bri­gno­ne, duran­te il discor­so di inse­dia­men­to uffi­cia­le all’as­sem­bla di Roma.

“Agli ami­ci e com­pa­gni di viag­gio di Libe­ri e Ugua­li — aggiun­ge Bri­gno­ne — rin­no­vo l’auspicio di non chiu­der­si in un con­gres­so, per­ché il pro­ble­ma non è rifa­re la sini­stra, ma rifar­la bene. Noi sia­mo sem­pre sta­ti uni­ta­ri, da pri­ma anco­ra di esse­re Pos­si­bi­le. Ma uni­tà non vuo­le dire annul­lar­si, o chie­de­re a qual­cu­no di far­lo, vuol dire valo­riz­za­re e poten­zia­re le capa­ci­tà di cia­scu­no, tro­van­do un lin­guag­gio comu­ne, per cre­sce­re tut­ti. ‘Esse­re don­na, nera e lesbi­ca signi­fi­ca dover com­bat­te­re ogni gior­no e resi­ste­re per soprav­vi­ve­re’ dice­va Mariel­le Fran­co. Una fra­se che mi fa pen­sa­re alle fami­glie Arco­ba­le­no, che oggi han­no dovu­to leg­ge­re le paro­le inde­gne di un mini­stro del­la Repub­bli­ca che dico­no che quel­le fami­glie ‘non esi­sto­no’ ”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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