Un’Italia che non si adegua: il 21 giugno a Milano

C'è un'Italia che non si adegua al salvinismo e che non si è mai adeguata alle prove muscolari di governi forti con i deboli, alla rincorsa alle pulsioni peggiori, alle soluzioni facili e sbagliate che individuano nello straniero e nel "diverso" la ragione di tutti i nostri problemi. 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]C’è un’I­ta­lia che non si ade­gua al sal­vi­ni­smo e che non si è mai ade­gua­ta alle pro­ve musco­la­ri di gover­ni for­ti con i debo­li, alla rin­cor­sa alle pul­sio­ni peg­gio­ri, alle solu­zio­ni faci­li e sba­glia­te che indi­vi­dua­no nel­lo stra­nie­ro e nel “diver­so” la ragio­ne di tut­ti i nostri pro­ble­mi.

Col­pa dei migran­ti, col­pa del­le Ong, col­pa dei buo­ni­sti. Fino ai più spas­so­si “paga­ti da Soros”. La col­pa è del­l’ul­ti­mo arri­va­to e di chi si spen­de per tute­la­re i suoi dirit­ti, con­vin­to che i dirit­ti sia­no di tut­ti, per­ché altri­men­ti si chia­ma­no pri­vi­le­gi. E che tute­la­re i dirit­ti degli ulti­mi voglia dire tute­la­re, appun­to, i dirit­ti di tutti.

Pen­sia­mo alla sani­tà e all’ac­ces­so alle cure: ave­re più per­so­ne mala­te e sof­fe­ren­ti, miglio­ra o peg­gio­ra le nostre vite? Sape­re che, oltre il Medi­ter­ra­neo, ci sono per­so­ne tor­tu­ra­te anche per respon­sa­bi­li­tà nostra, miglio­ra o peg­gio­ra le nostre vite? E i mor­ti nel Medi­ter­ra­neo, i bal­let­ti attor­no a 629 dispe­ra­ti scap­pa­ti da luo­ghi che nem­me­no pos­sia­mo imma­gi­na­re, miglio­ra­no o peg­gio­ra­no le nostre vite? Le peg­gio­ra­no, per­ché imbrut­ti­sco­no la real­tà in cui vivia­mo, crea­no un mon­do di per­so­ne osti­li e dif­fi­den­ti, ci abi­tua­no e ane­ste­tiz­za­no alla violenza. 

C’è chi non si ade­gua a tut­to questo.

Ci vedia­mo gio­ve­dì 21 giu­gno, alle 21, pres­so l’Ar­ci Bel­lez­za di Mila­no (via Bel­lez­za, 16/a) — qui l’e­ven­to Face­book — per dia­lo­ga­re con Ceci­lia Stra­da, Giu­sep­pe Civa­ti e Ste­fa­no Cato­ne, a par­ti­re dai loro tre libri (rispet­ti­va­men­te: “La guer­ra tra noi”, “Voi sape­te” e “#Anti­fa”) sul­le ragio­ni e le solu­zio­ni per costrui­re una con­sa­pe­vo­le e uma­na con­vi­ven­za.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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