“E’ stato siglato al Ministero del Lavoro un’ipotesi di accordo per il ritiro dei licenziamenti su Padova e Pozzuoli di Comdata. Dopo la mia Interrogazione speravo che le basi fossero diverse invece questo è un accordo monco. I lavoratori avranno solo accesso ad ammortizzatori sociali, mesi di solidarietà, incentivi al licenziamento e altri strumenti che purtroppo servono solo a curare una embolia con un cerotto”. Lo dichiara Luca Pastorino, deputato di Possibile, segretario di presidenza alla Camera per Liberi e Uguali.
“Dopo le rassicurazioni in aula del Ministro Di Maio sulle crisi industriali con riferimento a Comdata — continua Pastorino — mi aspettavo un accordo che fosse risolutivo per i 278 lavoratori di un’azienda che nel 2019 ha annunciato un fatturato di 1 miliardo di euro. Per l’ennesima volta ci troviamo di fronte ad aziende che fanno profitto grazie a licenziamenti massicci e ai soldi di contribuenti. Il Governo e il Ministero sono complici di questa grave situazione e dimostrano scarsa abilità nella gestione e nella negoziazione di crisi industriali”.
“Ribadisco — conclude Pastorino — che alla base serve una politica strutturale di sostegno a quelle aziende che offrono continuità contrattuale e qualità del lavoro”.