Il vero leader dell’opposizione

C’è chi dice, e sareb­be già curio­so, essen­do uno dei prin­ci­pa­li espo­nen­ti del­la mag­gio­ran­za, che il vero lea­der dell’opposizione in que­sto pae­se è Rober­to Fico.

E in un cer­to qual modo non è sba­glia­to, non solo e non tan­to per l’evanescenza dell’opposizione par­la­men­ta­re, lascia­ta più alla lode­vo­le ini­zia­ti­va dei sin­go­li che non a un lavo­ro coe­so di con­tra­sto alle poli­ti­che del gover­no, ma soprat­tut­to per­ché la ten­den­za all’ambiguità e all’occupazione di qual­sia­si spa­zio media­ti­co da par­te di Lega Movi­men­to 5 Stel­le, fa pen­sa­re che sia una pre­ci­sa stra­te­gia.

Quel­lo che è sba­glia­to, però, non è l’azzardo imma­gi­na­ti­vo, ma la figu­ra a cui si asso­cia. Il vero lea­der dell’opposizione al gover­no sie­de nel gover­no stes­so. Si chia­ma Gian­car­lo Gior­get­ti, e occu­pa una pol­tro­na non pro­pria­men­te secon­da­ria, quel­la di sot­to­se­gre­ta­rio alla Pre­si­den­za del Consiglio.

Oggi, infat­ti, Gior­get­ti è arri­va­to a dire, in uno slan­cio di sin­ce­ri­tà, che Sal­vi­ni “l’aveva spa­ra­ta gros­sa” quan­do ha pro­mes­so di rim­pa­tria­re 500mila migran­ti. E non è che l’ultimissimo di una serie piut­to­sto cor­po­sa di epi­so­di simi­li, pro­ba­bil­men­te desti­na­ta ad ingros­sar­si ulte­rior­men­te, vista l’attitudine alle spa­ra­te e alle con­tro­spa­ra­te di que­sto governo.

Il mini­stro del­l’E­co­no­mia, Tria, in mis­sio­ne in Cina a cac­cia di inve­sti­men­ti nel nostro debi­to e non solo, ha pro­mes­so qual­che ora fa che l’Italia non sfo­re­rà il tet­to del 3%. Indo­vi­na­te chi lo smen­ti­sce pron­ta­men­te? Pro­prio lui, Gior­get­ti, che sem­pre oggi ha dichia­ra­to “Se si ren­de­rà neces­sa­rio sfo­ra­re il 3% per met­te­re in sicu­rez­za il Pae­se, allo­ra dico sì.”

Ed è solo di qual­che gior­no fa l’ennesima dichia­ra­zio­ne di Di Maio sul­la nazio­na­liz­za­zio­ne di Auto­stra­de, a cui è segui­ta l’ennesima dichia­ra­zio­ne del sot­to­se­gre­ta­rio con dele­ga alle smen­ti­te, che ha fre­na­to mol­to, dicen­do­si scet­ti­co sul­la pos­si­bi­li­tà e sull’opportunità dell’operazione.

Lo descri­vo­no, Gior­get­ti, come un per­so­nag­gio schi­vo e che dichia­ra poco. Ma que­sto solo in con­fron­to alla buli­mia media­ti­ca del suo capi­ta­no. Basta infat­ti anda­re indie­tro all’inizio del mese, per veder­lo fre­na­re sull’abolizione del­la For­ne­ro (“Non cre­do riu­sci­re­mo a fare gran­ché”) e per­si­no sull’aumento dell’IVA (“anche l’Unione euro­pea potreb­be chie­der­ci di aumen­ta­re la tas­sa­zio­ne indiretta”).

Potrem­mo anda­re avan­ti così su qua­si ogni argo­men­to sul tavo­lo del gover­no. E c’è poco da ride­re, a dire il vero. Vie­ne da doman­dar­si se que­sto spet­ta­co­lo grot­te­sco sia frut­to solo di un gover­no raf­faz­zo­na­to alla bell’e meglio che vive alla gior­na­ta e che liti­ga su tut­to, o se non sia un dise­gno pre­ci­so, una col­tre fumo­ge­na crea­ta ad arte per far cre­de­re tut­to e il con­tra­rio di tut­to ai diver­si elet­to­ra­ti che anco­ra lo sosten­go­no.

Fini­ta l’estate, con l’inizio del­la discus­sio­ne sul bilan­cio, dai tito­li di gior­na­le e dai lan­ci di agen­zia, si dovrà pas­sa­re ai fat­ti, o alme­no a una vaga sem­bian­za degli stes­si. Ci spia­ce per loro, che dovran­no pro­dur­re final­men­te qual­co­sa di più che un sac­co di like sui social, e ci dispia­ce per noi, che di que­sto gover­no di avven­tu­rie­ri potrem­mo pati­re le gra­vi con­se­guen­ze.
Qua­si qua­si vie­ne da spe­ra­re di esse­re smentiti.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.