“L’Europa e l’Italia si muovano. Non è una scelta politica o discrezionale quella da compiere ma è adempimento di un preciso obbligo giuridico. In mare ci sono 49 migranti, in condizioni ormai al limite. Ci sono violazioni di leggi superiori e universali, dalla Costituzione alle Convenzioni internazionali sul diritto del mare e sulla protezione dei rifugiati, ma nonostante questo l’effettiva tutela dei diritti viene comunque fatta a pezzi”. Lo dichiara Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, parlando della situazione dell’imbarcazione della Sea Watch.
“Tra tutti ricordiamo — aggiunge Maestri — il dovere inderogabile di solidarietà di cui all’articolo 2 e il diritto di asilo di cui all’articolo 10 della Costituzione. C’è una Procura della Repubblica in Italia che voglia valutare la liceità penale di una simile omissione, di soccorso e di atti doverosi, e di una patente violazione del principio di non refoulement, portata avanti con cinica impunità nientemeno che dal ministro responsabile? Lo stato di diritto risalga immediatamente su quelle navi, in Italia e in Europa”.