Per una campagna elettorale pulita, anche sul web — #Antivirus

Continuano a diffondersi, con modalità tutte da verificare, messaggi di odio al servizio della politica italiana. E di politici che non solo rappresentano una parte, ma le istituzioni.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]C’è un tema che ritor­na trop­po poco e trop­po epi­so­di­ca­men­te, che vie­ne spes­so con­fu­so con il com­plot­ti­smo dila­gan­te, ma che inve­ce rap­pre­sen­ta un fat­to di estre­ma gra­vi­tà. Un tema che va affron­ta­to seria­men­te, sen­za cade­re in fre­ne­sie censorie. 

Sul­la rete ne suc­ce­do­no di ogni.

E, a par­te le denun­ce di alcu­ni ricer­ca­to­ri e di tec­ni­ci volen­te­ro­si, pare inte­res­sa­re pochis­si­mo ai gran­di media. Eppu­re con­ti­nua­no a dif­fon­der­si, con moda­li­tà tut­te da veri­fi­ca­re, mes­sag­gi di odio al ser­vi­zio del­la poli­ti­ca ita­lia­na. E di poli­ti­ci che non solo rap­pre­sen­ta­no una par­te, ma le istituzioni.

Sic­co­me non pos­sia­mo rivol­ge­re la que­stio­ne al mini­stro dell’Interno, ci chie­dia­mo a chi dob­bia­mo chie­de­re, se ci sono par­la­men­ta­ri inte­res­sa­ti a appro­fon­di­re la que­stio­ne, come stia­mo facen­do noi, e se ci sono gior­na­li che voglia­no illu­strar­la e denunciarla.

Ci indi­gnia­mo per le scor­ret­tez­ze del­le cam­pa­gne elet­to­ra­li, per i mani­fe­sti affis­si abu­si­va­men­te, per i volan­ti­ni ai seg­gi, ma nes­su­no spen­de una paro­la su come si svol­ga­no quel­le stes­se cam­pa­gne sul web, su piat­ta­for­me a cui han­no acces­so la mag­gio­ran­za degli elet­to­ri, rag­giun­ti in modo più capil­la­re e sub­do­lo rispet­to ai sup­por­ti fisici.

Cam­pa­gne truf­fal­di­ne e dif­fa­ma­to­rie, che han­no sicu­ra­men­te un nome e un cogno­me e, con tut­ta pro­ba­bi­li­tà, anche un costo eco­no­mi­co e un valo­re com­mer­cia­le, qua­lo­ra non fos­se­ro inte­ra­men­te ascri­vi­bi­li a un sem­pli­ce “atti­vi­smo” disor­ga­niz­za­to. Sen­za fare di ogni erba un fascio, anche se di fasci in giro ce ne sono parec­chi, e sono sem­pre al limi­te del­la querela.

A par­te Lau­ra Bol­dri­ni, che ha ini­zia­to giu­sta­men­te a difen­der­si con­tro un’azione siste­ma­ti­ca che le è sta­ta sca­glia­ta con­tro per anni, e che pro­prio oggi ha otte­nu­to una pri­ma vit­to­ria giu­di­zia­ria, non risul­ta­no altri impe­gni in que­sto sen­so, al di là dell’occasionale indi­gna­zio­ne quan­do un caso par­ti­co­la­re sale agli ono­ri del­la cro­na­ca. Ma la pra­ti­ca è tutt’altro che occa­sio­na­le, anzi.

Anti­vi­rus oltre a denun­cia­re le sin­go­le fake, a ripe­ti­zio­ne, ripre­se da cana­li isti­tu­zio­na­li del­la poli­ti­ca ita­lia­na sen­za fare una pie­ga, vuo­le dare voce e rap­pre­sen­tan­za a que­sto argo­men­to. E chie­de ai poten­ti del nostro pae­se, nel cosid­det­to cir­cui­to poli­ti­co-media­ti­co, di pre­ten­de­re una cam­pa­gna elet­to­ra­le puli­ta e di agi­re di con­se­guen­za.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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