“Il giochino è svelato: la maggioranza vuole far passare il ddl Pillon sotto mentite spoglie, inserendo qualche giro di parole per fingere di averlo modificato. La nostra posizione è chiara e non cambia affatto: non ci sono possibilità di emendare quel testo, bisogna solo cestinarlo. Il Movimento 5 Stelle, con le affermazioni del sottosegretario Spadafora, aveva promesso di stoppare il provvedimento. E invece ci ritroviamo al punto di partenza: al Senato si discute di affido e di divorzio. Con gli stessi scopi del ddl Pillon: rendere la donna sempre più succube, punendo qualsiasi intento di separazione dal proprio marito, anche se violento”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, parlando della discussione in commissione Giustizia al Senato sul ddl Pillon e gli altri disegni di legge collegati.
“Il tentativo di colpire la 194 — aggiunge Brignone — ha trovato una risposta ferma nella manifestazione di Verona. L’obiettivo di far avanzare il maschilismo è respinto da una barriera, perché al contrario è il momento del protagonismo femminile. Proprio nei giorni del congresso della famiglia, infatti, centomila persone hanno rivolto un messaggio inequivocabile al governo: i diritti non si toccano. Semmai si ampliano”.