“Le migrazioni non possono essere gestite con prigioni, torture, stupri. Questo è già avvenuto per troppi anni con risultati fallimentari. Il tempo sta per scadere: fino al 3 novembre si possono cancellare gli accordi con la Libia, altrimenti il rinnovo scatterà automaticamente. E per 3 anni continueranno gli abusi sui migranti. Il presidente del Consiglio Conte ancora oggi parla di una valutazione in corso, ma noi poniamo un quesito: l’Italia vuole continuare a essere complice di violenze?”. Lo dichiarano la segretaria e il fondatore di Possibile, Beatrice Brignone e Giuseppe Civati.
“Bisogna pensare a scelte diverse — aggiungono Brignone e Civati — che non cerchino il consenso, inseguendo politiche disumane. Anche perché su questo territorio le destre sono avvantaggiate. La cancellazione del memorandum con la Libia è il primo passo, che dovrà essere seguito da altri, altrettanto importanti”.