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“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”.
Il 21 novembre è la Giornata Nazionale degli Alberi, istituita per celebrare la cura del patrimonio arboreo e boschivo.
Negli ultimi mesi la questione degli alberi pare essere arrivata al centro dell’interesse di molti, con il moltiplicarsi di appelli e iniziative legate alla riforestazione.
Noi lo abbiamo detto da subito: per noi le piante non sono una metafora o un simbolo elettorale. Per noi sono piante. E le piantiamo.
Abbiamo risposto alla proposta di Linkiesta rivolta alle candidate e candidati europei – suggellare un “patto” per l’ambiente piantando un albero e rilanciando con una raccolta fondi. E tanto crediamo in questo progetto che al termine della raccolta abbiamo deciso di raddoppiare la cifra utilizzando le risorse del due per mille.
Abbiamo continuato lanciando la campagna #ENOIRIPIANTIAMO per la giornata di piantumazione del 7 settembre, che ha visto coinvolti tanti cittadini e cittadine in tutta Italia, insieme ai comitati di Possibile (da Torino a Crotone, passando per Genova, Santa Maria di Sala, Cesena, Pistoia, Senigallia, Bologna, Pisa), proprio nei giorni drammatici dei roghi in Siberia e in Amazzonia.
#ENOIRIPIANTIAMO è diventata una raccolta fondi dedicata a riforestare il pianeta, a partire dalle nostre città e territori.
Ecco a cosa saranno destinati i primi fondi provenienti dalle donazioni di chi ha voluto contribuire, spiegato agli Stati Generali di Possibile da Paola Corticelli di Silva Nova.
Un progetto, quello di Silva Nova, che ha come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale causato dalle attività umane, tramite la riforestazione nelle stesse aree urbane, periurbane e rurali in cui l’attività umana e industriale ha luogo. A questo si affianca anche l’attività di comunicazione ed educazione per adulti e bambini sui temi della sostenibilità ambientale, che riteniamo fondamentale, come la “grande foresta”: 30 milioni di nuovi alberi ogni anno, una delle misure possibili e necessarie per un Governo del Cambiamento Climatico.
Gli scienziati ci dicono che abbiamo dieci anni per fermare il declino verso il quale sta precipitando il nostro Pianeta. Dobbiamo chiudere per sempre l’epoca della paura, in cui ognuno ha cercato di salvarsi da solo, e inaugurare un tempo nuovo nel quale gli italiani si sentano partecipi di una grande missione collettiva: rimettere in piedi il Paese e garantire un futuro per tutte e tutti, smontando dalle fondamenta il modello di società diseguale e ingiusto che ci sta portando all’estinzione. Pochi, semplici punti, necessari e possibili: il Firmamento, per dare un contributo concreto a un cambiamento che non può più aspettare, impegnarsi per le generazioni che verranno, smetterla di pensare al peggio che non ha fine e dare inizio al meglio.
E mentre è in gioco la nostra sopravvivenza e chi dovrebbe agire continua a parlare d’altro, il tempo scorre inesorabile. Un giorno ci chiederanno, i nostri figli e i nostri nipoti, che cosa abbiamo fatto per il pianeta e per cambiare un sistema ingiusto che non possiamo più sostenere.
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