Nuovi fascismi: l’aria si fa sempre più densa e irrespirabile

Si tratta di un’aria che sta diventando sempre più densa e irrespirabile, che sta penetrando nel discorso comune attraverso nuovi e falsi racconti ideologici, che hanno antichissime radici. Trattarli come casi isolati è quanto di più pericoloso possiamo fare.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Rispetto ai Pro­to­col­li dei Savi di Sion, fal­so accla­ra­to e pila­stro dell’antisemitismo, scri­ve­va:

Ciò che impor­ta non è sape­re chi sia­no i veri auto­ri del docu­men­to, per­ché potreb­be dav­ve­ro trat­tar­si di un ‘fal­so’ in sen­so tec­ni­co, ma la doman­da: i fat­ti descrit­ti in esso sono veri o sono fal­si? Dal momen­to che quan­to acca­de oggi nel mon­do è la pro­va evi­den­te che sono veri.

E a pro­po­si­to di Hitler:

Vi han­no det­to che sono sta­to un mostro per non far­vi sape­re che ho com­bat­tu­to con­tro i veri mostri che oggi vi gover­na­no domi­nan­do il mondo.

E per rispon­de­re alle polemiche:

I gen­ti­li con­te­sta­to­ri del mio tweet non han­no com­pre­so una cosa fon­da­men­ta­le: che Hitler, anche se non era cer­ta­men­te un san­to, in quel momen­to difen­de­va l’in­te­ra civil­tà euro­pea.

Sì, stia­mo par­lan­do di Ema­nue­le Castruc­ci, pro­fes­so­re ordi­na­rio di Filo­so­fia del dirit­to all’Università di Sie­na. Ci tro­via­mo in uno di quei momen­ti in cui spia­ce dire che “l’avevamo det­to”, ma è pro­prio così: l’avevamo det­to. Grup­pi Ultras, festi­val musi­ca­li, con­ve­gni, pub­bli­ca­zio­ni sono sola­men­te alcu­ni dei luo­ghi dove ser­peg­gia da tem­po un fasci­smo “al pas­so coi tem­pi”. Un fasci­smo che assu­me vesti nuo­ve, che non sem­pre veste in cami­cia nera e salu­to roma­no, ma che si basa sul­la stes­sa matri­ce fat­ta di nazio­na­li­smo, anti­se­mi­ti­smo e raz­zi­smo, decli­na­ta gra­zie a una pun­ti­glio­sa ope­ra di revi­sio­ni­smo sto­ri­co.

Se il nove­cen­to è sta­to il seco­lo dei Pro­to­col­li dei Savi di Sion, il pri­mo seco­lo del nuo­vo mil­len­nio potreb­be esse­re ricor­da­to come il seco­lo del Pia­no Kaler­gi. Lo stes­so discor­so vale per il sovra­ni­smo, nipo­te del nazio­na­li­smo. Così come per tut­ti i raz­zi­smi che, se ci pen­sia­mo bene, sono in real­tà un solo ed uni­co raz­zi­smo, che pre­di­ca la supe­rio­ri­tà del­la pro­pria raz­za rispet­to alle altre.

«Ad Ausch­wi­tz c’erano pisci­na, tea­tro, cine­ma». «I sio­ni­sti coman­da­no il mon­do, gui­da­no le ban­che, deci­do­no sul­le poli­ti­che dell’immigrazione» ha dichia­ra­to di recen­te una del­le fon­da­tri­ci del Par­ti­to nazio­nal­so­cia­li­sta ita­lia­no dei lavo­ra­to­ri. Nel frat­tem­po, a Civi­ta­no­va Mar­che un docen­te auto­re di «Kaler­gi. La pros­si­ma scom­par­sa degli euro­pei» ha sol­le­va­to dub­bi su quan­to ripor­ta­to nei libri di Sto­ria. E poi c’è Lau­ra Bol­dri­ni, mos­sa dal finan­zie­re e burat­ti­na­io (natu­ral­men­te ebreo) Geor­ge Soros, nel miri­no di mani­fe­sti ano­ni­mi appar­si lun­go tut­ta la penisola.

Non si trat­ta di epi­so­di iso­la­ti, non si trat­ta dei col­pi di testa di sin­go­le per­so­ne (e anche se lo fos­se­ro ricor­dia­mo che l’apologia di fasci­smo è in ogni caso vie­ta­ta dal­la leg­ge). E non si può nem­me­no sem­pre ricon­dur­re a situa­zio­ni di igno­ran­za o man­can­za di istru­zio­ne, un’in­ter­pre­ta­zio­ne che può dare un sen­so di ama­ra con­so­la­zio­ne, ma che non cor­ri­spon­de al qua­dro varie­ga­to che abbia­mo di fron­te. Si trat­ta di un’aria che sta diven­tan­do sem­pre più den­sa e irre­spi­ra­bi­le, che dai luo­ghi che cita­va­mo in pre­ce­den­za (ultras, festi­val, pub­bli­ca­zio­ni) sta pene­tran­do nel discor­so comu­ne attra­ver­so nuo­vi e fal­si rac­con­ti ideo­lo­gi­ci, che han­no anti­chis­si­me radi­ci. Trat­tar­li come casi iso­la­ti è quan­to di più peri­co­lo­so pos­sia­mo fare.

Ste­fa­no Catone

Fran­ce­sca Druetti

Bene­det­ta Rinal­di[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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