Ci stiamo organizzando. Ce lo chiede la Costituzione

Ormai è evi­den­te che vivia­mo in un Pae­se com­ple­ta­men­te caren­te di clas­se diri­gen­te, che sia di matri­ce stret­ta­men­te poli­ti­ca o non politica.

Sia­mo pas­sa­ti da due gover­ni poli­ti­ci a mag­gio­ran­ze varia­bi­li che copri­va­no alme­no il 90% del Par­la­men­to che si sono dimo­stra­ti com­ple­ta­men­te inca­pa­ci, al gover­no cd. “tec­ni­co”, gui­da­to dal­la figu­ra che appa­ri­va la più rap­pre­sen­ta­ti­va a livel­lo mon­dia­le, gover­no che tie­ne den­tro da solo il 90% del par­la­men­to, che distri­bui­sce par­te dei mini­ste­ri alla poli­ti­ca e in più aggiun­ge i “tec­ni­ci”, e sia­mo sem­pre lì, non ci sia­mo spo­sta­ti di un mil­li­me­tro (anzi).

Que­sti gover­ni han­no nomi­na­to com­mis­sa­ri all’emergenza pan­de­mi­ca pre­si pri­ma dai mana­ger pub­bli­ci e ora dall’esercito, ma sia­mo sem­pre lì, con un pia­no vac­ci­na­le che cam­bia di gior­no in gior­no, men­tre gli altri Pae­si euro­pei, nel bene o nel male, con gli stes­si nostri pro­ble­mi di approv­vi­gio­na­men­to (e qui biso­gne­reb­be apri­re una paren­te­si sul­le caren­ze diri­gen­zia­li dell’Unione Euro­pea) han­no alme­no una stra­te­gia defi­ni­ta e a lun­go termine.

Per­si­no il Comi­ta­to Tec­ni­co Scien­ti­fi­co per l’emergenza, il noto CTS, orga­no giu­sti­fi­ca­ti­vo sen­za pos­si­bi­li­tà di cri­ti­ca (altri­men­ti sei di destra come Sal­vi­ni) di tut­te le deci­sio­ni poli­ti­che pre­se da più di un anno a que­sta par­te, è sta­to costi­tui­to due vol­te, ma sem­pre con cri­te­ri “distri­bu­to­ri” lega­ti più al ver­ti­ci­smo diri­gen­zia­le o cat­te­dra­ti­co che alle rea­li com­pe­ten­ze tec­ni­che di cui c’era, e c’è, bisogno.

Le per­so­ne di valo­re e com­pe­ten­ti in real­tà ci sono (esse vivo­no!) ma sono mar­gi­na­liz­za­te ed esclu­se da un siste­ma che si autoa­li­men­ta e si pro­po­ne come pri­vo di alter­na­ti­ve e che per­ciò è auto­ma­ti­ca­men­te “buo­no”, anche gra­zie alla recen­te e opi­na­bi­le deci­sio­ne del­la Cor­te Costi­tu­zio­na­le che ha rite­nu­to legit­ti­mo un siste­ma elet­to­ra­le che richie­de a un par­ti­to non pre­sen­te con il pro­prio sim­bo­lo in par­la­men­to di rac­co­glie­re un nume­ro così ele­va­to di fir­me (in modo car­ta­ceo e buro­cra­ti­co ovvia­men­te, sia mai che si usi la tec­no­lo­gia quan­do sareb­be uti­le) che è qua­si impos­si­bi­le riu­scir­ci (secon­do alcu­ni sono neces­sa­rie più fir­me per pre­sen­tar­si che voti per otte­ne­re seggi).

Que­sto siste­ma va, demo­cra­ti­ca­men­te, con l’azione poli­ti­ca, scardinato.
Dob­bia­mo scar­di­nar­lo anche per­ché sia­mo gli uni­ci che si stan­no met­ten­do di tra­ver­so, gli uni­ci ai qua­li impor­ta que­sto mal­fun­zio­na­men­to gene­ra­le, quan­do è mol­to più faci­le con­te­star­lo a paro­le ma poi, quan­do arri­va il momen­to, infi­lar­si nel­la cor­ren­te del­la super coa­li­zio­ne per con­tra­sta­re il Sal­vi­ni del­la situa­zio­ne (con cui attual­men­te tut­ti gover­na­no) e così strap­pa­re uno stra­pun­ti­no per dichia­ra­re che in que­sto modo si cam­bia­no le cose.
Non è vero, non si cam­bia nien­te, è solo una pia illu­sio­ne nel­la miglio­re del­le ipo­te­si, una scel­ta cini­ca e indi­vi­dua­li­sta nel­la peggiore.

Biso­gna cam­bia­re il siste­ma a mon­te, con­sen­ti­re alle per­so­ne più pre­pa­ra­te di met­ter­si al ser­vi­zio del Pae­se ed adem­pie­re alle fun­zio­ni pub­bli­che “con disci­pli­na e ono­re” (art. 54 Costi­tu­zio­ne), con­sen­ti­re a chi lo voglia di “con­cor­re­re con meto­do demo­cra­ti­co a deter­mi­na­re la poli­ti­ca nazio­na­le” (art. 49 Costi­tu­zio­ne), con­sen­ti­re a “Tut­ti i cit­ta­di­ni del­l’u­no o del­l’al­tro ses­so” di poter “acce­de­re agli uffi­ci pub­bli­ci e alle cari­che elet­ti­ve in con­di­zio­ni di egua­glian­za, secon­do i requi­si­ti sta­bi­li­ti dal­la leg­ge” (art. 51 Costituzione).

Que­sto oggi non suc­ce­de, ma dob­bia­mo ren­der­lo possibile.

Per que­sto rac­co­glia­mo fir­me per pre­sen­tar­ci con il nostro sim­bo­lo alle ele­zio­ni, indi­pen­den­te­men­te da quan­te ce ne chie­de­ran­no, per que­sto rac­co­glia­mo iscri­zio­ni per met­te­re in cam­po idee, com­pe­ten­ze e per­so­ne, per que­sto chie­dia­mo di dar­ci una mano con il 2X1000 nel­la dichia­ra­zio­ne dei red­di­ti (scri­ven­do S36).

Per­ché, alla fine, ce lo chie­de pro­prio la Costituzione.

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