L’astensione dell’Italia sulla risoluzione dell’ONU per una tregua umanitaria immediata è una vergogna.
Ascoltare l’ex ambasciatore israeliano, che ben conosce il peso delle parole, dire in televisione: “per noi c’è un unico scopo: distruggere Gaza, distruggere questo male assoluto” è inaccettabile.
Il massacro che sta avvenendo a Gaza non ammette astensione, non ammette “ma”, pretende una presa di posizione netta.
Fin dal primo momento abbiamo sottolineato la responsabilità, in questa catastrofe, dei governi di tutto il mondo che hanno girato la testa sull’escalation di soprusi e violenze che da anni avvengono indisturbati nei territori palestinesi.
Possibile è stata e sarà presente in tutte le piazze che invocano la pace, attraverso il nostro comitato in Palestina cerchiamo di raccontare quello che succede, in mezzo a tantissima disinformazione studiata ad arte. Non ci stancheremo di chiedere di percorrere la strada che porti a una tregua immediata per garantire tutti gli aiuti umanitari necessari, ma anche il riconoscimento dello Stato palestinese, la fine dell’Apartheid e delle occupazioni israeliane, il diritto di essere liberi.
Non può esserci pace se non c’è rispetto dei diritti umani. Nessun luogo al mondo può dirsi sicuro, finché non ci saranno pace e giustizia in Palestina.