Quali saranno gli effetti dell’autonomia differenziata per i servizi e la vita di cittadini e cittadine? Iniziamo da scuola, sanità, lavoro e clima.
Scuola
Una maggiore autonomia accentuerà le disuguaglianze educative nel Paese, con regioni più ricche in grado di investire di più nelle infrastrutture scolastiche e nei programmi rispetto a quelle meno ricche, comportando crescenti disparità nella qualità dell’istruzione. Inoltre, differenze regionali negli aspetti normativi ed economici dei docenti potrebbero ripercuotersi sulla mobilità territoriale, dove le regioni ricche avrebbero più capacità attrattiva nei confronti del personale scolastico.
Sanità
L’autonomia regionale differenziata aumenterà le già grandi differenze territoriali nella quantità e nella qualità dei servizi sanitari offerti, alimentando il fenomeno della mobilità sanitaria e determinando la nascita di sistemi assicurativo-mutualistici regionali differenti fra loro. Questo trasformerà di fatto la sanità da bene pubblico a bene di consumo, dove riesce a curarsi solo chi se lo può permettere: non più diritto, ma privilegio.
Lavoro
Una maggiore autonomia regionale creerà un mercato del lavoro frammentato, con possibili disuguaglianze da regione a regione negli standard di lavoro, nelle normative di sicurezza, e nei diritti dei lavoratori, l’indebolimento della capacità negoziale dei sindacati, nonché maggiori complessità amministrative e operative per le imprese. Queste disuguaglianze influiranno sulla mobilità dei lavoratori, poiché le regioni più ricche potrebbero attrarre maggiori investimenti e offrire migliori condizioni lavorative a discapito delle altre.
Clima
L’autonomia regionale differenziata porterà a una frammentazione delle politiche ambientali, con la possibilità che alcune regioni adottino misure più stringenti rispetto ad altre, e complicherà gli sforzi coordinati per affrontare la crisi climatica e la transizione energetica, ostacolando la realizzazione di obiettivi climatici nazionali ed internazionali. Inoltre, le regioni con meno risorse potrebbero non essere in grado di implementare misure efficaci per adattarsi ai cambiamenti climatici, aumentando così la propria vulnerabilità agli eventi climatici estremi.